Avvocato arrestato, Cassazione respinge ricorso della procura

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(red.) Rigettato dalla Cassazione il ricorso della procura di Brescia contro il Tribunale per la libertà che lo scorso mese di luglio aveva annullato l’ordinanza con la quale era finita agli arresti domiciliari un avvocato bresciano, accusata di spaccio di droga all’interno dell’operazione “Carmine sicuro 2”
Il pm il pm Silvia Bonardi contesta al legale di aver consentito a persone vicine ad un suo assistito di recuperare denaro e sostanza stupefacente che non erano emersi durante le perquisizioni a carico del suo cliente, detenuto a Canton Mombello.
L’accusa, pesantissima, ridimensionata dal Riesame, prendeva le mosse da alcune intercettazioni telefoniche nelle quali una familiare del detenuto rivelava ad un’altra persona di avere fissato un appuntamento con l’avvocato che, in carcere, si era fatta rivelare il nascondiglio. Il legale finì agli arresti domiciliari per 16 giorni.
Luigi Frattini e Cristina Guatta, legali dell’avvocatohanno smontato la ricostruzione ed il Riesame ha accolto tale tesi difensiva.
Il caso suscitò aspre polemiche e l’indignazione dell’Ordine degli avvocati perchè era stato rivelato il nome dell’indagata quando le indagini erano appena state avviate.
Il prossimo 16 gennaio è fissata l’udienza preliminare.

 

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