Dalle Bestie di Satana all’università

Più informazioni su

    satana2.jpgElisabetta Ballarin, condannata per gli omicidi della setta, ora a lezione a Brescia. 


    satana2.jpg
    (red.) Per cinque mesi è passata inosservata,
    protetta dai suoi nuovi amici dell'università e controllata con discrezione
    dall'amministrazione penitenziaria. Poi qualcuno l'ha riconosciuta, lei,
    Elisabetta Ballarin, la fidanzata di Andrea Volpe, leader delle “Bestie di
    Satana”, la setta del Varesotto protagonista, a cavallo tra la fine degli anni
    '90 e i primi del 2000, di alcuni dei più brutali omicidi italiani.
    Dopo aver scontato sette dei 23 anni a cui è stata condannata, da ottobre, la
    ragazza, ora 26 anni, può uscire dal carcere di Brescia tutti i giorni e
    frequentare l'università dove segue un corso di restauro.
    ''Mia figlia ha fatto un duro lavoro per riuscire a superare tutto quello in
    cui è stata coinvolta”, ha detto la madre Cristina Leonardoni, “Per favore
    lasciatela in pace, ora è serena e contenta dei suoi sforzi, è diversa''.
    Elisabetta deve scontare 23 anni di pena per l'omicidio di Mariangela Pezzotta,
    25 anni, ferita con un colpo di pistola e finita a badilate da Volpe in un
    chalet di Golasecca nel basso varesotto nel 2004.
    Durante le indagini per questo delitto venne alla luce la storia della setta e,
    soprattutto, venne fatta chiarezza sulla misteriosa scomparsa di due
    giovanissimi, Fabio Tollis e Chiara Marino. Amici del gruppo di satanisti,
    erano spariti nel 1998.
    Le “Bestie” confessarono sei anni dopo il loro delitto: li avevano uccisi in un
    bosco del Varesotto, in una sorta di rito in una notte di gennaio del 1998. A
    questo duplice delitto Elisabetta, viso angelico, sguardo dolce e sperduto,
    completamente succube, secondo i suoi difensori di Volpe, era comunque
    estranea.
    ''Voglio ringraziare l'amministrazione penitenziaria per quello che è stato
    fatto per lei e per la fiducia che le è  stata accordata”, ha aggiunto la mamma della
    giovane, “E vorrei esprimere il mio rispetto anche per il padre di Mariangela e
    le sue parole''. Mercoledì infatti, Silvio Pezzotta, padre di Mariangela, dalle
    pagine del Corriere della Sera, ha
    detto che è giusto che Elisabetta si rifaccia una vita.
    ''Purtroppo ogni volta che si parla di mia figlia il suo nome viene associato
    alle Bestie di Satana”, ha continuato la madre, “Elisabetta ha lavorato molto
    su se stessa per ritrovare un equilibrio''. Anche per il suo avvocato,
    Francesca Cramis, la ragazza sta facendo un buon percorso di recupero anche se
    la strada è ancora lunga. ''Non è più la stessa Elisabetta di allora”, ha
    dichiarato il legale, “Ora è la classica figlia che ogni genitore vorrebbe
    avere''.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.