“La Valtrompia non sia dimenticata”

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    autostrada2.jpgSi ricomincia dal Cipe. Parolini: "Chiederemo la sospensiva della sentenza del Tar".


    (c.d.o.) E' ormai certo. Dopo cinquant'anni di attesa l'autostrada della Val Trompia subirà un ulteriore ritardo. Questa volta l'errore è dell'Anas. "Sbagliare di 22 giorni nell'emissione dei decreti espropri è veramente inconcepibile". Ha esordito così l'assessore provinciale ai Lavori pubblici, Mauro Parolini dopo l'ultima sentenza del Tar, che ha decretato l'inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità per decorrenza del termine di cinque anni fissato dalla legge (leggi la notizia).
    Quindi gli espropri non ci saranno. E per soli 22 giorni l'autostrada torna ad essere un miraggio. "Quest'opera è indispensabile", ha spiegato l'assessore all'Istruzione della Lega Nord, Aristide Peli, residente in Valtrompia, "e questo ritardo provoca molta amarezza. La valle pare ancora una volta dimenticata".
    Sabato all'incontro all'assessorato ai Lavori pubblici, si respirava preoccupazione da parte dei presenti. Preoccupazione giustificata visto che l'infrastruttura è un'opera di cui si discute da più di 30 anni. "Sembra poco credibile che l'errore dell'Anas sia casuale", ha dichiarato Fabio Ferraglio, presidente della comunità montana della Valtrompia. "Come è possibile che non ci sia la possibilità di far partire una grande opera pubblica che darebbe ossigeno anche alle realtà economiche?". 
    Alberto Petrogalli presidente provinciale Fai lancia un appello: "Vogliamo che l'autostrada diventi reale, perché sennò quando ripartirà l'economia, le nostre merci arriveranno in Europa sempre per seconde".
    Parolini sembra rimasto l'unico a crederci ancora: "Ad oggi la rappresentanza economica e sociale della provincia è d'accordo. Quindi l'Anas deve rimediare procedendo rapidamente alla riapprovazione del progetto. Come Provincia ci muoveremo chiedendo una sospensiva della sentenza. E non è escluso il ricorso al consiglio di Stato".
    Adesso il progetto sarà riproposto al Cipe, riattivando i termini della dichiarazione di pubblica utilità. Sui tempi, si parla di mesi, ma meno di un anno. Tutto questo si riferisce solo al primo lotto: i primi 5 km per un costo totale di 258 milioni di euro. Una bella cifra a cui si aggiungono i 12milioni spesi fino ad oggi solo per il progetto.

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