Via Parenzo, Europa Verde: “La Loggia si è mossa solo dopo il nostro esposto”

Brescia. Europa Verde Brescia prende atto che nella giornata di ieri sono state avviate, su disposizione dell’amministrazione comunale, le operazioni di rimozione della terra potenzialmente contaminata in Via Parenzo, nonostante le indagini in corso da parte del Ministero della transizione ecologica, dell’ISPRA e dagli enti preposti.

Per questo la Procura di Brescia è stata immediatamente notiziata, in modo da valutare se siano state integrate fattispecie di reato. Al dì là degli eventuali profili penali sottesi alla vicenda, che saranno vagliati dalla Procura, non si può non rilevare come l’amministrazione comunale si sia attivata per la rimozione del cumulo di terra, solamente adesso, per effetto dell’intervento di Europa Verde Brescia, che ha dato finalmente voce ai residenti del quartiere di Chiesanuova, attraverso la presentazione di un esposto e di un’interrogazione parlamentare a firma dell’On. Devis Dori.

“La rimozione della terra da Via Parenzo”, si legge in una nota, “è una grandissima vittoria di tutti i residenti, e in particolare del Consiglio di Quartiere che ha più volte sollecitato l’amministrazione comunale ad intervenire ma sempre ignorati per risolvere questa annosa situazione. Certo lasciano interdette le dichiarazioni dell’assessore all’ambiente, il quale ha affermato che la rimozione era improcrastinabile, nonostante la presenza delle indagini in corso, per evitare che si riproponesse lo stesso problema di fine maggio in caso di eventi meteo estremi, quando invece, pochi giorni prima aveva dichiarato sui media locali che ‘la tipologia del telo che copre la terra è definita a livello progettuale: in seguito al vento forte di sabato la copertura si è spostata, abbiamo dunque chiesto alla ditta di posizionare più pesi per tenerla ferma, operazione che è stata portata a termine il giorno successivo. Non c’è perciò stata alcuna disattenzione, anzi’.
Di certo non è comprensibile e non è giustificabile la condotta dell’amministrazione comunale, la quale ha provveduto alla rimozione della terra potenzialmente contaminata, solamente a seguito della presentazione di un esposto formale da parte di Europa Verde Brescia, e di un’interrogazione parlamentare, e nel bel mezzo delle indagini condotte dall’ISPRA e dagli enti preposti, atte ad accertare i livelli di tossicità delle sostanze depositate, e le eventuali responsabilità penali. Si ritiene che, prima di ogni altra cosa, l’amministrazione comunale di Brescia debba rispondere politicamente del proprio operato davanti alla cittadinanza tutta.
Per questo si chiede all’amministrazione comunale, come primo atto di trasparenza dovuto nei confronti dei cittadini di Brescia, dopo una colpevole condotta di un atto dovuto  e una serie di dichiarazioni contrastanti, di diffondere pubblicamente tutti i dati rilevati all’esito degli studi commissionati sui livelli di tossicità, nonché di chiarire perché sia stato possibile consentire che un cumulo di terra potenzialmente contaminato rimanesse giacente in un quartiere residenziale per tutto questo tempo”.
Leggi cosa ha scritto l’assessore all’Ambiente Miriam Cominelli.

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