Castello di Brescia: per la palazzina Haynau si prospetta una concessione ventennale

(red.) La Giunta comunale ha deciso di effettuare una consultazione preliminare di mercato per indire poi, successivamente, una procedura di gara per affidare in concessione la palazzina Haynau e la chiesa di Santo Stefano nuovo (comprensivi dei locali di servizio e dell’area esterna), che si trovano all’interno dell’area del Castello di Brescia. L’intervento rientra in un quadro complessivo di riqualificazione del Mastio Visconteo e, visto lo stato di conservazione di questi immobili, si rende necessario un intervento di recupero e conservazione.
La rilevante operazione, preliminare alla concessione, sarà condotta dal Comune in accordo con Fondazione Brescia Musei, come previsto dalla convenzione per la valorizzazione del patrimonio museale e culturale stipulata nel 2015 tra i due enti.
La palazzina Haynau ha un accesso principale che si affaccia sul piazzale della Locomotiva e si sviluppa su tre piani fuori terra, l’ultimo dei quali possiede un sottotetto accessibile dotato di un’altezza sufficiente per poterne utilizzare almeno in parte gli spazi. La chiesa di S. Stefano nuovo è collegata alla palazzina Haynau al piano terra ed è costituita da un unico ampio locale sormontato da una volta a botte. I due locali di servizio fanno parte del complesso, attualmente hanno un accesso autonomo dall’androne di ingresso e un’area pertinenziale esterna che ora è in parte pavimentata e in parte a verde. La superficie coperta complessiva è di circa 455 metri quadrati, mentre la superficie lorda di pavimento complessiva è di circa 743 m etri quadrati.
L’intervento di recupero e di conservazione degli edifici prevede il rifacimento delle dotazioni impiantistiche (elettriche e idrotermosanitarie), delle pavimentazioni, il restauro degli intonaci interni e il recupero dei fronti esterni, l’intonaco dei quali risulta degradato a causa dell’umidità e dell’esposizione agli agenti atmosferici. La revisione dei locali interni e degli impianti dovrà comunque essere adeguata alle funzioni che si deciderà di svolgervi. Il Comune effettuerà l’intervento di rifacimento della copertura dei predetti edifici entro il 2022.

Castello Brescia Cidneo

La proposta di utilizzo potrà anche prevedere servizi e attività plurime e differenziate e dovrà contemplare gli interventi di restauro conservativo e la messa a norma degli impianti, con oneri a completo carico del proponente, al netto degli interventi realizzati dal Comune.
Gli interessati a partecipare alla consultazione dovranno allegare una proposta di utilizzo riferita a uno o più ambiti differenti, anche in sinergia tra loro, da scegliersi tra servizi turistici e ricettivi (servizi di ristorazione e di accoglienza con attenzione alla cultura enogastronomica e alle eccellenze del territorio bresciano, somministrazione al pubblico di alimenti e bevande), servizi di sinergia culturale (iniziative e attività culturali da realizzarsi anche in collaborazione con il Comune, la Fondazione Brescia Musei e altri soggetti privati) o servizi ludici ricreativi (attività didattiche, educative e ludico-ricreative anche con finalità sociali). Il servizio turistico e ricettivo è da considerare prioritario mentre gli altri due servizi potranno essere previsti solo in aggiunta.
È previsto inoltre che, nel caso in cui il soggetto selezionato sviluppi interventi comportanti attività di ristorazione, sarà prevista la concessione in esclusiva delle attività di ristorazione che si svolgano sul piazzale della Locomotiva.

Castello Brescia Cidneo

Considerato che nel 2023 Brescia, insieme a Bergamo, sarà Capitale della cultura e l’area del Castello sarà interessata da numerosi eventi e significativa presenza di pubblico, i cantieri potranno iniziare solo a partire dall’1 gennaio 2024.
La concessione avrà una durata di massimo 20 anni per investimenti compresi tra un milione di euro e 1.500.000 euro, di massimo 25 anni per investimenti tra 1.500.001 euro e due milioni di euro e di massimo 30 anni per investimenti tra 2.000.001 e 2.500.000 euro e oltre. La concessione comporterà il pagamento di un canone annuo il cui importo sarà definito in sede di procedura di selezione pubblica, da attuarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, comunque non inferiore a 60.000 euro annui da corrispondere a partire dal terzo anno dalla sottoscrizione del contratto di concessione. Gli introiti derivanti dall’esercizio delle attività ammesse saranno a totale beneficio del concessionario.
La consultazione preliminare di mercato verrà pubblicata sull’albo pretorio on line per 60 giorni. Sulla base della proposta che verrà ritenuta maggiormente rispondente all’interesse pubblico, si procederà con bando di gara finalizzato alla scelta del concessionario.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.