Brescia, restyling per l’arengario di Piazza Vittoria

I lavori di restauro del manufatto in Piazza Vittoria si concluderanno a fine novembre per una spesa complessiva di 85mila euro.

(red.) Sono iniziati gli approntamenti di cantiere propedeutici alla realizzazione degli interventi di restauro del monumento “Arengario” di piazza Vittoria, che si concluderanno a fine novembre per una spesa complessiva di 85mila euro.

arengario Brescia

Il problema delle fessurazioni presenti sul monumento, indice di un probabile problema strutturale, ha dato luogo in prima istanza ad una campagna diagnostica attuata tra fine marzo e inizio aprile 2021, che ha costituito la premessa per poter giungere consapevolmente alla proposta di restauro.

Le indagini propedeutiche sono consistite in rilievi geometrici e saggi ispettivi, debolmente impattanti sui sistemi strutturali portanti e portati dell’Arengario, per cercare di approfondire la conoscenza della stratigrafia del solaio e il sistema di connessione tra i blocchi del parapetto.

Il restauro prevede, schematicamente, due tipologie di intervento: il consolidamento statico e, nella seconda fase degli interventi, il restauro delle superfici.

Alla luce dei fenomeni di dissesto in atto e delle carenze intrinseche rilevate si sono definite le soluzioni di progetto, per giungere a più consoni margini di sicurezza per la struttura e, più specificatamente, per il sistema “portato” della balaustra lapidee, che allo stato attuale sembra costituire la maggiore criticità per il manufatto.

arengario Brescia

Gli interventi in sintesi riguardano: il rinforzo estradossale della soletta con l’accurata rimozione delle lastre lapidee a pavimento, la demolizione del sottofondo, la posa di una maglia rinforzante sulla soletta con risvolto sul parapetto, oltre alla posa di una guaina impermeabilizzante per impedire il fenomeno di infiltrazione di acqua piovana; l’ ancoraggio dei fondelli delle balaustre, tramite l’imperniaggio della soletta alla fascia inferiore delle lastre del parapetto per evitare la completa rottura e potenziale caduta della parte, già lesionata e la posa di una tensostruttura interna al parapetto, realizzata con la tesatura di un cavetto in acciaio e piatti esterni di contrasto, al fine di impedire un possibile meccanismo di ribaltamento verso l’esterno delle lastre lapidee che fungono da parapetto; questo sistema verrà posizionato in corrispondenza della cornice superiore dei pannelli lapidei della balaustra, al fine di non intercettare nessun elemento dell’apparato decorativo e conseguire la completa complanarità dei piani di appoggio delle piastre; la posa verrà realizzata a secco, senza l’utilizzo di inghisaggi, e sfruttando i passaggi tra i giunti esistenti delle lastre del parapetto.

Successivamente verranno fissate delle lastre di rivestimento dell’intradosso dell’aggetto dell’Arengario.

Il  restauro delle superfici lapidee è previsto per risolvere i fenomeni di degrado, fondamentalmente di tre tipi: fattori intrinseci legati alla natura del materiale, la pietra di Verzegnis, ossia alle sue caratteristiche petrografiche, mineralogiche, sedimentologiche, chimiche e fisiche e la completa esposizione agli agenti atmosferici: le piogge acide hanno dilavato il materiale rimuovendo in primis l’effetto della lucidatura voluta in origine dall’artista Maraini, e successivamente gli strati superficiali della materia, mentre l’esposizione al sole ha prodotto l’alterazione cromatica della pietra con effetto decolorante.

Le operazioni di smontaggio e rimontaggio del monumento, in occasione dello scavo per la realizzazione del parcheggio interrato di Piazza Vittoria, hanno avuto conseguenze; così come la sua collocazione in uno spazio aperto, che espone il monumento ad atti di vandalismo (graffiti); ma anche il semplice utilizzo della seduta, che provoca un’usura in corrispondenza dell’appoggio della schiena sulle superfici verticali.

“Anche gli interventi su piccoli angoli della città comportano studi e progettazioni complesse”, spiega l’assessore Valter Muchetti, “soprattutto quando si interviene su manufatti storici come l’Arengario. Un grazie e un plauso alle donne e agli uomini del Settore Edilizia Monumentale del Comune di Brescia per il progetto e per la passione con cui operano quotidianamente, rendendo possibili piccoli e grandi interventi che rendono Brescia più bella e attrattiva”.

 

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