Addio a Piovani, l’ingegnere che “costruì” Brescia

Tra gli edifici che contribuì a realizzare: la sede di A2A, la Torre Mercurio e il condominio Torre. Lavorò anche sul Garda e a Madonna di Campiglio, che lo insignì della cittadinanza onoraria.

(red.) Sono fissati per questo pomeriggio alle 15,30, nella chiesa del Buon Pastore di viale Venezia, a Brescia, i funerali dell’ingegnere Andrea Piovani, deceduto l’altro giorno dopo una breve malattia.

Piovani, classe 1924, è considerato fra uno degli artefici della crescita urbana della città: sono infatti moltissimi gli edifici della Leonessa che portano la sua firma: la sede di A2A in via Lamarmora, il condominio Torre di via Vittorio Emanuele, la sede del Banco di Brescia e la Torre Mercurio a Brescia Due e, anche del palazzo in centro storico che ospita Coin.

Realizzò anche diversi progetti sul Garda e a Madonna di Campiglio, dove venne insignito della cittadinanza onoraria.

Il padre era ispettore scolastico della Valcamonica e la mamma faceva la maestra. Abitavano in Borgo Trento, dove Piovani frequentò le scuole elementari. Poi la carriera, mai interrotta, di ingegnere.

Le spoglie di Piovani riposeranno al cimitero Vantiniano di Brescia. Lascia tre figli e quattro nipoti.

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