Fratelli d’Italia Brescia, presidio contro il Ddl Zan

(red.) Fratelli d’Italia Brescia si è trovata venerdì di fronte al tribunale di Brescia per ribadire la sua contrarietà al ddl Zan. “Stamattina eravamo davanti al tribunale di Brescia per esprimere ancora una volta la nostra contrarietà a un disegno di legge liberticida quale è il Ddl Zan”, ha detto il coordinatore cittadino Paolo Inselvini. “Un disegno che vuole imporre per legge l’ideologia gender nelle scuole e che vuole chiudere la bocca a tutti coloro che non si sottomettono al pensiero unico. Non vogliono permetterci di manifestare la nostra contrarietà ai matrimoni gay, alle adozioni e all’utero in affitto. Draghi, Letta, Fedez e gli altri sacerdoti del pensiero unico vogliono prima portarci alla sbarra e poi metterci in catene ma noi non ci arrenderemo e non smetteremo mai di dire la verità. Abbiamo un grandissimo amore per la verità e per libertà e un estremo coraggio che ci porterà sempre a difenderle”.
“C’è in gioco la nostra libertà d’espressione e si rischiano delle derive liberticide”, gli ha fatto eco il consigliere Gianpaolo Natali. “Più che sanzionare la discriminazione si finirebbe a colpire il pensiero delle persone e la loro libertà di poterlo esprimere. Sono a rischio anche i diritti delle donne: vediamo in campo sportivo la partecipazione di atleti transgender nelle categorie femminili. Per capire il vero intento del disegno di legge basterebbe leggere l’articolo 4 e 7 del testo per capire la meschinità e il vero intento di questa richiesta”.

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