Brescia, 66enne gambizzato: sequestrata un’auto rubata bruciata

Il modello del veicolo è compatibile con quello usato per la sparatoria. Si indaga sul passato giudiziario del ferito.

(red.) I carabinieri della compagnia di Brescia e gli agenti della Polizia di Stato stanno continuando a indagare sui due colpi di fucile esplosi nella notte tra martedì 22 e ieri, mercoledì 23 giugno, tra via del Gallo e via Pigafetta nel quartiere di San Bartolomeo, a nord della città. A causa del secondo di quei colpi un uomo di 66 anni, pregiudicato, è rimasto ferito non in modo grave alla gamba sinistra ed è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Civile cittadino. L’ultimo aggiornamento in ordine di tempo deriva da quanto accaduto ieri pomeriggio, mercoledì, nel corso delle indagini, quando è stata trovata e sequestrata un vecchio modello di Mercedes risultata rubata e forse usata proprio per la sparatoria delle ore precedenti.

Ma per proseguire l’attività di indagine si approfondiscono anche le dichiarazioni di un testimone che dice di aver visto a quell’ora la Mercedes dalla quale sono esplosi i colpi di fucile prima della fuga. E ovviamente si analizzano anche le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza sul posto. In ogni caso, si sta verificando anche il passato giudiziario del 66enne ferito, più volte finito nei guai, anche se quanto successo martedì notte potrebbe dipendere da qualche lite più recente. Come è stato ricostruito dai carabinieri, l’uomo durante la notte stava lavorando nella forneria del fratello presente sulla zona. E intorno alle 2 si sarebbe concesso una pausa sedendosi su una panchina all’esterno. A un certo punto sul posto si sarebbe avvicinato il veicolo – da capire quante persone ci fossero a bordo – dalla quale è esploso un primo colpo finito contro una parafarmacia e poi il secondo che ha gambizzato il 66enne nel momento in cui questo cercava di fuggire a piedi.

E come detto, ieri pomeriggio sul posto una Volante della questura ha poi trovato un’auto bruciata e compatibile con le caratteristiche di quel veicolo. Da lì, mentre si disporranno degli accertamenti sulla carcassa, si è risaliti al proprietario residente a Brescia e che non sapeva che poche ore prima l’auto gli fosse stata rubata. Nel corso della giornata di ieri, tra tutti questi elementi, si è iniziato anche ad ascoltare i conoscenti del 66enne per capire quali potevano essere i motivi di quell’attacco. Forse derivante da una lite scoppiata nei giorni precedenti.

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