Tratta di esseri umani e prostituzione, marito e moglie assolti

L'accusa aveva chiesto 4 e 3 anni per i due coniugi, ma per il giudice, al contrario, il fatto non sussiste.

(red.) Ieri, venerdì 18 giugno, in tribunale a Brescia il 33enne Ernest Efosa e la moglie 38enne Mercy Sunday, marito e moglie di origine nigeriana, sono stati assolti dal giudice dopo essere stati accusati, dal magistrato Roberta Panico, di tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione. I due abitano da tempo a Brescia città e secondo l’accusa avrebbero avuto dei contatti con il loro Paese di origine per far arrivare in Italia, attraverso i barconi, delle donne da far poi prostituire nelle vie bresciane. E impossessandosi della maggior parte dei loro compensi nella “vendita” del loro corpo.

A far scattare l’indagine erano state due ragazze che, dopo essere state costrette – come hanno rivelato loro stesse – a prostituirsi tra il 2015 e il 2018, si erano presentate ai carabinieri per le denunce. Parlando anche di minacce ricevute e di riti juju. E sarebbero state indotte a praticare la prostituzione in strada e nell’appartamento della coppia. Per questo motivo l’accusa aveva chiesto 4 anni per lui e 3 anni per lei. Ma secondo il giudice, dopo la camera di consiglio, il fatto non sussiste e ha assolto entrambi. Ora si attendono le motivazioni entro i prossimi 45 giorni.