Ascensore per il castello: i Verdi rilanciano il referendum

(red.) Il coordinamento Verdi-Europa Verde Brescia interviene sul tema dell’ascensore per il Castello di Brescia rilanciando la necessità di un referendum: “Non è un ascensore ma una teleferica terrestre (su rotaie). Abbiamo appreso dagli organi di stampa che il soprintendente Rinaldi ha annunciato un parere di massima favorevole, dopo alcune modifiche”.
“La partenza e la destinazione dovrebbero rimanere le stesse (la salita inizierà a Fossa Bagni e si concluderà nel piazzale della locomotiva, sono stati modificati l’ingresso, il materiale e la capienza con una sola cabina con 35 persone per volta (erano previste 2 cabine). Come Verdi-Europa Verde Brescia sosteniamo un referendum contro il progetto dell’amministrazione comunale di Brescia, che vorrebbe riproporre l’ ascensore o teleferica terrestre (su rotaie) per il castello di Brescia che si trova in pieno centro storico”.

“Pensiamo che una iniziativa referendaria possa cogliere nel segno dando voce ai cittadini bresciani per dire no ad uno scempio inaccettabile sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista di investimenti dannosi e costosi”, dice Salvatore Fierro, portavoce dei Verdi-Europa Verde Brescia. “Da chi verrà utilizzata questa teleferica terrestre? Da chi abita nel centro storico? No, perché si impiegherebbe meno tempo recandosi a piedi, in bicicletta o con mezzi alternativi”.

“Il vero tema di questo progetto”, sostengono ancora i Verdi bresciani, “è l’ invasività delle opere che verranno fatte: nel disegno originario si vede che una parte del tracciato è sottoterra e un’altra parte è fuori terra, e che la parte interrata è poco profonda (analisi fatta da alcuni nostri esperti del settore). Queste opere dovranno essere fatte con la movimentazione della terra con notevoli rischi di crolli e danneggiamenti delle mure antiche”.

“Noi proponiamo le navette elettriche”, concludono i Verdi-Europa Verde Brescia, “autobus integrati per portare le persone in castello. Questo per accelerare la svolta Green (non solo a parole come ha fatto l’ amministrazione comunale, ma con i fatti) e che i 4 milioni di euro finanziati dalla regione potrebbero essere utilizzati nel sociale, per le attività in grosse difficoltà causa pandemia. Ci mettiamo da subito a disposizione per formare il comitato ed il supporto organizzativo del referendum, per avviare la raccolta di firme necessarie come previsto dallo statuto comunale”.

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