Vaccino anti-Covid, all’hub in Fiera 6 mila dosi nel primo giorno “straordinario”
Oggi, nella seconda e ultima giornata "speciale", si cerca di replicare. Vicino obiettivo delle 500 mila al giorno in Italia.
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(red.) Al termine della giornata di ieri, giovedì 29 aprile, all’hub vaccinale in Fiera a Brescia è stato raggiunto, nel primo dei due giorni dedicati, l’obiettivo delle 6 mila vaccinazioni nell’arco delle dodici ore di apertura del polo di somministrazione. Questo, nonostante qualche intoppo informatico che poi già nel corso della mattinata era stato risolto. E le stesse 6 mila somministrazioni si cercherà di portarle avanti anche nella giornata di oggi, venerdì 30 aprile, prima di procedere con la consueta campagna vaccinale di tutti i giorni.
E la notizia positiva è che oltre il 26% dei bresciani – quindi sull’oltre milione di aventi diritto – ha ricevuto finora la prima dose. Ma aldilà della due giorni in cui si spera alla fine di aver raggiunto le 12 mila vaccinazioni, l’obiettivo vero è di somministrare dosi a 10 mila persone ogni giorno all’interno dei 72 box allestiti nel polo vaccinale. Ricordiamo che al momento la platea dei cittadini chiamati a farsi inoculare le dosi sono tutti gli over 60, i vulnerabili, caregiver, disabili e i soggetti fragili tra i 55 e i 59 anni. Tra l’altro, dall’altro giorno, mercoledì 28 aprile, la Regione Lombardia ha aperto le prenotazioni ai cittadini fragili dai 50 ai 59 anni attraverso i consueti canali di Poste italiane.
Per quanto riguarda le dosi che vengono somministrate all’hub in Fiera, ieri c’erano AstraZeneca e Moderna e oggi, venerdì 30 aprile, si replica con AstraZeneca e Pfizer. Ma si attendono anche rifornimenti di Johnson&Johnson che ha il vantaggio di essere monodose. Nel frattempo anche a livello nazionale ci si continua ad “armare” di nuove dosi. In tutta Italia ci sono 5,5 milioni di dosi tra AstraZeneca, Moderna e Johnson& Johnson e con l’obiettivo vicino delle 500 mila somministrazioni al giorno. In più, a maggio dovrebbero arrivare altre 15 milioni di dosi e a giugno il doppio, fino a 31 milioni. Al momento circa un quinto degli italiani, pari a 13,5 milioni, ha ricevuto almeno la prima dose e oltre 5 milioni e mezzo anche il richiamo.
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