Brescia, asili e nidi chiusi per Covid: rette di marzo ridotte o azzerate

L'altro giorno la Giunta ha approvato una delibera con cui venire incontro alle famiglie interessate dai disagi.

(red.) Il Comune di Brescia ha deciso di venire incontro, riducendo l’importo delle rette, alle famiglie che hanno figli iscritti ai nidi e agli asili comunali rimasti chiusi per una settimana dal 24 febbraio al 2 marzo, i tre giorni a febbraio degli asili e per quanti sono stati costretti in quarantena. “La mutevole evoluzione dell’epidemia, in ragione dei dati relativi alla diffusione dei contagi e della loro concentrazione in provincia di Brescia – si legge in una nota di palazzo Loggia – ha determinato il susseguirsi di provvedimenti con cui, fra le altre cose, è stata disposta la chiusura dei servizi per l’infanzia.

A questo va aggiunto che, sempre con riferimento al contesto sanitario, nel corso dell’anno in varie occasioni si è dovuto procedere alla chiusura di ‘bolle’, sia nei nidi che nelle scuole dell’infanzia. Considerato che la fruizione dei servizi prevede il versamento di una retta da parte delle famiglie dei bambini iscritti, il Comune di Brescia ha ritenuto opportuno procedere all’approvazione di un regime tariffario speciale, che tenga conto dei disagi. E’ proprio per questo che la Giunta comunale il 31 marzo, al fine di andare incontro alle famiglie che non hanno potuto fruire regolarmente dei servizi in presenza, ha deliberato l’introduzione di alcune agevolazioni sul pagamento delle rette.

Per conoscere eventuali agevolazioni riferite ai servizi di nido e scuola dell’infanzia convenzionati con il Comune, le famiglie devono rivolgersi all’ente gestore del servizio stesso. Unica situazione in cui la retta sarà pari a zero, tranne che per le famiglie dei bambini disabili che hanno proseguito la frequenza, è quella relativa al mese di marzo per le scuole dell’infanzia: in questo caso, infatti, visto che la retta è legata alla consumazione del pasto, sia le scuole comunali sia quelle convenzionate non applicheranno alcuna quota a carico delle famiglie essendo stati chiusi i servizi per l’intero mese.

Infine – termina la nota – per quanto riguarda le iscrizioni al nido, il cui ultimo giorno utile è stato impedito dall’attacco informatico, non appena ripristinata la funzionalità del portale sarà prevista la riapertura dei termini per una settimana”.

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