Brescia, progetti via dalla Marzoli: due assolti e tre condannati

Appropriazione indebita e rivelazione di segreto industriale i reati per i quali tre imputati sono stati condannati.

(red.) Nella giornata di ieri, giovedì 18 marzo, dal tribunale di Brescia è arrivata una sentenza di assoluzione per due persone, ma di condanna per altre tre nell’ambito del processo di primo grado sui progetti che alcuni ex dipendenti della Marzoli avrebbero preso con l’intento di aprire un’altra attività produttiva, ma mai riuscita. L’accusa per tutti i cinque era quella di appropriazione indebita e anche di rivelazione di segreto industriale.

Alla fine il giudice ha deciso una condanna a 1 anno e altre due a otto mesi, ma anche l’assoluzione per altri due per non aver commesso il fatto ed è stato escluso lo spionaggio industriale. I fatti che hanno portato al processo si sarebbero verificati nel 2014 quando alcuni progetti della Marzoli, ditta del gruppo Camozzi nel settore delle macchine tessili, sarebbero stati usati per creare una nuova azienda nel periodo in cui la Marzoli si stava avviando alla delocalizzazione verso la Cina.

Ma nel procedimento alla sbarra tutti gli imputati hanno detto di non aver mai tradito l’azienda. I tre condannati hanno già annunciato ricorso in appello.

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