Più di 50 persone multate, ma funzionano le regole anti movida
Grazie alle ordinanze del sindaco di Brescia e ai vincoli della zona arancione rafforzata c'è stato minore afflusso dalla provincia in città. Intensificati i controlli delle forze dell'ordine.
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(red.) Ma come hanno funzionato i divieti imposti dal sindaco di Brescia (come da altri primi cittadini della provincia) per arginare i comportamenti collettivi pericolosi per il rischio contagio, frequenti soprattutto il venerdì e il sabato? C’è stato, bisogna dirlo, un massiccio spiegamento di forze dell’ordine – Vigili, Carabinieri, Polizia – che hanno intensificato i controlli muovendosi in divisa e in borghese in tutti i luoghi in cui nelle scorse settimane si concentravano gli assembramenti di giovani e giovanissimi.
Sotto controllo in città le piazze del centro, le fermate della metropolitana e i parchi rimasti aperti, cioè quelli non chiusi dall’ordinanza di Emilio Del Bono. Decine di persone sono state identificate e spesso multate.
La Questura ha disposto il controllo di diversi parchi cittadini, in particolare i parchi Gallo, Galoda, Pescheto e Tarello e della zona della stazione ferroviaria. Sono state identificate 46 persone, e tra queste tre maggiorenni e 12 menorenni che si facevano notare per la loro vivacità. Alcuni erano privi di documenti e dopo essere stati accompagnati in Questura sono stati sanzionati per assembramento e affidati ai genitori.
I carabinieri di Piazza Tebaldo Brusato hanno sanzionato 22 ragazzi, riscontrando violazioni nell’uso delle mascherine e nel mantenimento del distanziamento, ma anche del divieto di spostamento dal comune di residenza.
La Locale di Brescia, invece, ne ha sanzionati 31. Tra questi, 15 per il mancato rispetto delle norme anti Covid e 16 per aver violato le disposizioni comunali sul divieto di consumare cibo e bevande su suolo pubblico all’interno delle mura venete nel centro storico della città.
Ma c’è anche chi si è preso una denuncia per false attestazioni perché, essendo residente in provincia, ha dichiarato di non avere con sé i documenti fornendo le generalità di un amico che abita in città. Ci sono state anche una denuncia a piede libero per ubriachezza molesta e un’altra per resistenza a pubblico ufficiale.
Tre ragazze di Ghedi bevevano alcolici in piazza del Duomo e hanno preso doppia multa, per il consumo di bevande in luogo pubblico e per lo spostamento dal proprio comune di residenza. Comunque, grazie anche alle norme della zona arancione rafforzata, in generale sabato c’è stato un minor afflusso di persone dalla provincia in città.
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