Clochard ucciso a Chiari, in aula presunto complice dell’imputato

Ieri in aula anche la persona, come testimone, chiamata in causa dal pescatore accusato dell'omicidio del 1999.

(red.) Stanno approdando anche a livello giudiziario i nuovi tasselli connessi alla morte di Bajram Muca, il clandestino albanese che venne ucciso in una notte del settembre del 1999 in un tunnel frequentato da senza tetto a Chiari, nel bresciano. Per quel delitto è attualmente imputato Lulzim Rubjeka, di 41 anni, che in occasione di un’udienza del processo lo scorso dicembre aveva fatto il nome di un presunto complice.

Si tratta di un 40enne connazionale di Rubjeka e della vittima e ora detenuto in carcere a Como per tentato omicidio. L’uomo, che è indagato da parte della procura di Brescia, si è presentato in aula ieri, venerdì 19 febbraio, come testimone ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Secondo quanto ha raccontato l’imputato, proprio il 40enne sarebbe stato l’autore del delitto per vendicarsi di un furto che aveva subito. Il processo in corso è stato poi aggiornato al 12 marzo.

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