Coronavirus, al Civile mascherine “non adatte”. Focolaio in Poliambulanza?

(red.) Sul territorio bresciano dal punto di vista dell’assistenza ai pazienti affetti da Covid negli ospedali, ma anche di altri reparti, stanno irrompendo due situazioni di cui scrive Bresciaoggi e che interessano anche il personale sanitario. A proposito di quest’ultimo, che è stato tra le prime realtà a ricevere il vaccino anti-Covid, dall’ospedale Civile emerge il fatto che i medici e operatori sanitari abbiano criticato le mascherine a loro fornite. Questo perché non sarebbero prodotti per uso medico e addirittura sconsigliate dalla ditta che le ha prodotte. Tuttavia, sono state autorizzata dalla Regione Lombardia.

L’altra situazione più preoccupante, riportata dallo stesso quotidiano bresciano ma citando fonti non ufficiali riguarda quello che starebbe accadendo alla Poliambulanza. Infatti, si parla di diversi membri del personale, tra medici, infermieri e operatori sanitari, costretti a casa in quarantena dopo aver contratto il Covid. Hanno tutto ricevuto il vaccino, ma la sensazione è che abbiano incubato il virus stando a contatto con i pazienti positivi prima di ricevere la dose, oppure poco prima di avere anche la seconda di Pfizer, quella che dopo una settimana – circa un mese dalla prima dose – consente di avere l’immunità.

Ma non solo il personale sanitario, perché sarebbero emersi diversi pazienti positivi, seppure tutti asintomatici, anche all’interno di un reparto non Covid. Questi dovrebbero essere trasferiti proprio all’interno di uno dei reparti specializzati nell’assistenza ai malati che hanno contratto il virus.