Tram Pendolina-Fiera, ecco il progetto che spera di incassare risorse
Ieri la presentazione del piano in commissione Viabilità in Loggia. Opposizioni: meglio bus elettrici e metro più lunga.
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(red.) Il Comune di Brescia mantiene la barra dritta sul fronte della realizzazione della nuova linea del tram del costo di 363 milioni di euro e di cui la Loggia dovrebbe spendere fino a 3 milioni l’anno. In ogni caso l’opera sarà costruita solo se dalla Capitale arriveranno 359,5 milioni richiesti. Si tratta di un’infrastruttura da poco più di 11 chilometri e mezzo che collegheranno la Pendolina alla Fiera e attraverso 24 fermate.
Nella seconda parte del 2021 si attenderanno risposte e nel frattempo ieri, lunedì 25 gennaio, l’opera è stata presentata in commissione Viabilità di palazzo Loggia dall’assessore alla Mobilità Federico Manzoni con il presidente di Brescia Mobilità Carlo Scarpa e il direttore Marco Medeghini. Tuttavia, le minoranze hanno sostenuto l’idea che sia meglio puntare sugli autobus elettrici e il prolungamento della metropolitana. Secondo le previsioni del Comune, grazie al tram che raccoglierebbe soprattutto i passeggeri in arrivo dalla zona occidentale ci sarebbe un aumento degli stessi utenti del trasporto pubblico urbano da 58 milioni a 86 milioni nel 2032.
E nell’ambito della nuova linea del tram si parla anche della riqualificazione, con un punto di interscambio in zona Fiera dove sarà allestito un parcheggio interrato da 1.200 posti, oltre a migliorare via Orzinuovi. La maggior parte dell’opera, per oltre il 70%, sarà nella propria sede e i lavori potrebbero iniziare nel 2024 e la prima corsa nel marzo del 2029. L’assessore Manzoni ha replicato alle minoranze sostenendo che il tram non sarà alternativo ai bus elettrici e nemmeno al prolungamento della metropolitana previsto fino a San Vigilio di Concesio.
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