Coronavirus, Brescia contro zona rossa. Sindaci protestano in prefettura

Oggi pomeriggio alle 15 nel cortile del Broletto. Chiedono che la provincia sia esclusa dalle zone da lockdown.

(red.) I sindaci dei Comuni bresciani, come già emerso anche a livello di provincia, non sono per nulla d’accordo sul fatto di essere stati inseriti nella zona rossa solo perché fanno parte della Lombardia in cui alcuni territori presentano numeri drammatici sul fronte della pandemia da Covid-19 in questa seconda ondata. Per questo motivo oggi pomeriggio, giovedì 5 novembre, i primi cittadini si ritroveranno alle 15 nel cortile del Broletto come forma di protesta per chiedere che il bresciano non sia inserito nella zona rossa.

E per giustificare questa decisione indicano i numeri che anche nella nostra provincia sono di molto inferiori rispetto alla Lombardia, a partire da Milano. Su questo fronte la Provincia di Brescia insieme all’Associazione dei Comuni Bresciani sta redigendo un documento condiviso da inviare al ministro alla Salute Roberto Speranza e al governatore lombardo Attilio Fontana.

Gli stessi sindaci, che saranno ricevuti dal prefetto, chiedono di valutare i 21 parametri che hanno portato a costituire la zona rossa e di istituire invece territori sub-urbani in cui la pandemia preme di meno. Una possibilità che potrebbe portare Brescia a non essere ritenuta zona rossa, con tutte le conseguenze del caso, a partire dalle minori restrizioni.

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