Brescia, in via Milano piano urbanistico e otto mesi di controlli

Ieri in Loggia la presentazione degli interventi sul comparto. Zona è quella che impegna di più la Polizia.

(red.) Il quartiere di via Milano a Brescia, una delle porte verso il centro storico cittadino, è una delle zone più interessate da un maxi progetto di urbanistica per una vera e propria rigenerazione del comparto. Di questo si è parlato ieri, venerdì 4 settembre, a palazzo Loggia in occasione della presentazione di un piano e dei controlli svolti nella zona. Il sindaco Emilio Del Bono ha sottolineato come quelli in programma in via Milano saranno interventi strutturali a livello pubblico, ai quali si aggiungeranno anche piani dei privati. Mentre ha annunciato un contributo di 200 mila euro per i commercianti della zona.

D’altro canto, però, via Milano resta la zona che impegna di più la Polizia municipale dal punto di vista dei controlli. E su questo fronte il commissario Francesco Natoli ha presentato i dati dell’attività condotta dall’inizio del 2020. Dallo scorso gennaio fino ad agosto sono stati in tutto 254 gli interventi, di cui 97 solo tra luglio e agosto. In particolare, 56 servizi di contrasto allo sfruttamento della prostituzione, 21 prostitute identificate, cinque soggetti portati al comando per essere riconosciuti, 16 indagini di Polizia, 8 arresti per spaccio di sostanze stupefacenti e uno per rapina o furto.

Sul fronte dei controlli stradali, sono stati fermati 2.189 veicoli, emesse 2.875 sanzioni al Codice della Strada, effettuati 54 test dell’alcol, 39 sanzioni per il mancato rispetto del regolamento di Polizia urbana, 136 multe per non aver rispettato le misure anti Covid, otto sgomberi di immobili (nel mirino l’Ideal Standard e l’ex Ideal Clima che la prossima settimana saranno demoliti) e 209 persone identificate. Dal punto di vista dei commercianti, eseguiti 222 controlli e portando a 19 sanzioni. Infine, 72 multe per l’abbandono dei rifiuti fuori dai cassonetti.

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