Brescia, altra baby gang: 15enne picchiato in piazza Tebaldo Brusato

L'ultimo episodio è andato in scena sabato sera. La vittima è stata operata. Città sotto scacco dei giovanissimi.

(red.) Non è la prima volta che succede e anzi nelle settimane e nei mesi precedenti rispetto al primo settembre le piazze Arnaldo e Tebaldo Brusato, nel cuore del centro storico e della movida di Brescia, sono state spesso teatro di episodi di aggressione da parte di baby gang composte da ragazzi appena maggiorenni, ma anche minorenni. E stavolta, in una situazione di cui dà notizia il Giornale di Brescia, si è andati decisamente oltre. E’ quanto accaduto lo scorso sabato sera 29 agosto in piazza Tebaldo Brusato, proprio dove si trova la caserma del comando provinciale dei carabinieri.

Sembra che un 15enne stesse parlando con una ragazza, quando un altro coetaneo membro di una gang gli avrebbe intimato di non parlare con lei. Dalle minacce verbali si è poi passati, come hanno rivelato alcuni testimoni, allo scontro fisico, tanto che l’aggressore ha prima colpito il coetaneo con un pugno al volto mandandolo a terra e poi è saltato più volte su un braccio del 15enne tanto da fratturarlo. E se non fosse stato per alcuni presenti e altri testimoni intervenuti a soccorso della vittima, l’aggressore avrebbe continuato a scagliare la sua ira. Ma bisogna anche considerare che questo è stato uno degli episodi di aggressione e minacce avvenuti nel corso della serata.

Sul posto, dopo l’allerta al 112, è arrivata un’ambulanza che ha trasportato il malcapitato 15enne in ospedale dove ieri, lunedì 31 agosto, è stato sottoposto a un intervento chirurgico all’arto ferito. Di fronte a questo ennesimo fatto, la famiglia del ferito ha denunciato l’episodio ai carabinieri che già stanno indagando sui molteplici casi avvenuti in passato a due passi dalla sede del loro comando. Testimoni rivelano che la dinamica sarebbe sempre la stessa: almeno due baby gang in azione identificano la loro vittima e, brandendo persino dei coltelli, la derubano di cellulare e portafogli. Ma c’è anche chi non denuncia per paura di ritorsioni. In ogni caso il cuore del centro storico di Brescia resta in ostaggio dei giovani malviventi nei fine settimana.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.