Brescia, costretta a sposarsi fa arrestare il suo aguzzino violento

Un 34enne pachistano lunedì è finito in manette. Aveva indotto la donna a sposarlo per renderla in suo possesso.

(red.) L’altro giorno, lunedì 10 agosto, gli agenti della Squadra Mobile della questura di Brescia hanno raggiunto l’abitazione di un uomo pachistano di 34 anni per arrestarlo e condurlo nel carcere di Canton Mombello. Al centro di questa drammatica vicenda ci sono i rapporti tra l’uomo e una donna connazionale che aveva costretto a sposarlo per restare sempre insieme. Ma di amore e complicità non c’era nemmeno l’ombra. Tanto che l’uomo era riuscito a ottenere da lei il consenso al matrimonio – poi risultato nullo – solo perché la donna sperava che in quel modo il compagno diventasse meno violento rispetto ai trattamenti che le praticava.

E così l’aveva fatta salire a bordo di un’auto e fuori da Brescia per convolare a nozze. L’intera vicenda era partita nel corso del 2019 quando l’uomo si era fatto pressante, con minacce e violenze, nella relazione con la musulmana. E spesso la rinchiudeva in alcuni luoghi non accessibili. Tutto questo è andato avanti fino all’inizio del lockdown quando i due, residenti in abitazioni diverse, non si sono potuti incontrare e per la donna è stato un bene.

Conclusa la serrata totale, lei sperava di riappacificarsi con il compagno, ma lui aveva ripreso gli atteggiamenti negativi, tanto da minacciare la donna di rivelare della loro relazione alla famiglia di lei. E proprio il nucleo familiare della donna, dopo essere stata più volte intimidita, ha consigliato alla donna vittima di quelle sevizie di denunciare tutto alle forze dell’ordine. Lei lo scorso luglio ha avuto il coraggio di farlo e così gli inquirenti, appurati una serie di elementi, hanno attivato la procura di Brescia e il giudice Lorenzo Benini. Così lunedì per l’uomo sono scattate le manette per atti persecutori e privazione della libertà.

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