Brescia, il ministro Speranza al concerto dedicato agli “eroi” medici

Musica ieri sera in piazza per il concerto dedicato al coraggio e alla dedizione verso i pazienti contro il virus.

(red.) E’ stata una serata di cultura e musica all’insegna del ricordo e del ringraziamento per i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari quella di ieri, domenica 26 luglio, in occasione di un concerto che si è svolto in piazza Loggia a Brescia. All’interno della stessa piazza, rigorosamente distanziati e rispettando tutte le misure di sicurezza, erano presenti 500 professionisti che nei mesi più drammatici e bui della pandemia sanitaria in provincia di Brescia hanno mostrato il proprio coraggio e la propria dedizione nell’assistere i pazienti infetti dal Covid-19. Alla serata di ieri, tra le varie istituzioni, era presente anche il ministro della Salute Roberto Speranza a rappresentare il Governo italiano nella vicinanza a una delle città, con Bergamo, tra le più colpite dall’emergenza sanitaria, con migliaia di deceduti.

“Il Servizio sanitario nazionale è la cosa più preziosa che abbiamo – ha sottolineato il ministro salendo sul palco insieme alle altre autorità prima che si desse spazio alla musica – abbiamo attraversato una lunghissima stagione in cui non abbiamo investito nulla per mantenerlo tale. In questi mesi tremendi e difficili abbiamo capito quanto fosse importante avere donne e uomini di valore. Abbiamo avuto medici, infermieri e personale sanitario che hanno curato tutti”. Il concerto, proposto dal Comune insieme alla Fondazione Teatro Grande, ha visto tra i presenti ovviamente anche il sindaco Emilio Del Bono, la vice Laura Castelletti, l’assessore lombardo alla Cultura Bruno Galli e il vescovo Pierantonio Tremolada.

Il primo cittadino ha sottolineato come “coraggio significa avere cura, quella che in una straordinaria coralità le persone hanno assicurato in ore e ore di impegno. Lo hanno fatto anche con dedizione, perché hanno saputo coniugare il tempo della professionalità, della generosità e dell’umiltà”. E l’assessore regionale alla Cultura ha aggiunto come proprio l’aspetto culturale sia fondamentale per ripartire in questo momento. Non era presente, a causa di motivi istituzionali, invece, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha però voluto mandare un messaggio, letto dal sindaco.

“La città di Brescia e tutta la provincia sono state gravemente colpite dalla pandemia, pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane. Come già ricordato in altre occasioni, questo Paese, nei momenti più duri dell’emergenza, è stato supportato dal coraggio e dalla forza di tutti gli operatori sanitari, delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, delle forze armate e della Protezione civile. È stata una prova dura che ha, al tempo stesso, evidenziato una straordinaria resilienza delle nostre comunità a non lasciarsi sopraffare da questo nemico invisibile e insidioso. Colgo l’occasione per porgere il mio ringraziamento a tutti coloro che, con dedizione, hanno servito gli interessi collettivi nel momento di massima difficoltà per il Paese. Confido che il loro esempio possa essere di incitamento affinché sia profuso il massimo impegno per una rapida e vigorosa ripartenza del Paese”.

E subito dopo si è dato spazio alla musica con l’Orchestra Giovanile Italiana diretta dal maestro Lorenzo Viotti. Nei prossimi mesi Brescia vivrà un’altra giornata storica quando il 29 ottobre – la data è stata confermata – il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in città per l’inaugurazione dell’anno accademico 2020-21 e per far visita alla statua della Vittoria Alata al ritorno al Capitolium dopo i lavori di restauro a Firenze. E con vista sul 2023, quando Brescia e Bergamo saranno Capitale italiana della cultura.

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