Tpl a capienza ridotta, a Brescia nuovi percorsi ciclabili

Si vuole evitare la massa di chi potrebbe riprendere l'auto. La sfida sarà da settembre con il rientro a scuola.

(red.) Nella giornata di ieri, mercoledì 27 maggio, a Brescia si è svolta una riunione della commissione Trasporti a palazzo Loggia per capire gli scenari futuri sul fronte del trasporto pubblico locale. Ed è emerso uno scenario preoccupante, considerando che si potrà tornare ai numeri pre-Covid su autobus e metropolitana solo nell’arco di due anni. Da una parte la capienza molto ridotta per favorire il distanziamento sociale e dall’altra la paura dei passeggeri che preferiscono al momento non tornare sui mezzi sono le cause principali. Ma i cittadini dovranno comunque tornare a muoversi per il lavoro e il tempo libero, soprattutto a scuola da settembre. Per questo motivo, di fronte al fatto che molti potrebbero decidere di muoversi in auto, il Comune di Brescia sta studiando un piano per evitare la massa.

Quindi, completare percorsi ciclabili, già prenotate cento nuove rastrelliere, ampliare il servizio di Bicimia e vedere più bresciani muoversi in bicicletta e monopattini grazie anche al contributo statale fino a 500 euro. Tutti questi elementi sono emersi nel corso della riunione con l’assessore alla Mobilità Federico Manzoni e il direttore generale di Brescia Mobilità Marco Medeghini. E per quanto riguarda la metropolitana, è in arrivo un conta-persone in grado di far capire ai passeggeri quanti posti siano disponibili sui treni. Intanto in estate saranno attivati o completati altri cantieri ciclabili, come il percorso da via Volturno a viale Venezia e a luglio al via otto cantieri per una spesa di 510 mila euro (la metà dalla Regione) tra il sottopassaggio di via Volturno e nuove ciclabili in via Foscolo, Trento e San Rocchino.

La riduzione del numero di passeggeri sugli autobus e in metropolitana (58 milioni erano stati nel 2019) sarà un vero e proprio dimezzamento che porterà ad avere 10 milioni di euro in meno in cassa per Brescia Mobilità e altri 6 milioni per il periodo in cui i parcheggi e parcometri erano gratuiti. Ma la vera sfida sarà da settembre, nel momento del ritorno a scuola. Sugli autobus al massimo potranno salire 20 passeggeri per viaggio e capienza molto ridotta anche sui treni della metropolitana per gli studenti che da sempre rappresentano la fetta maggiore dell’utenza.

La proposta che si sta valutando per mantenere il servizio, d’intesa con l’organizzazione scolastica, è dividere metà degli studenti a turno tra lezioni in classe e a distanza. Ma quelli in classe potranno raggiungere l’istituto in orari di entrata e uscita diversi e quindi con doppi viaggi per i mezzi pubblici. Altrimenti i numeri non saranno sostenibili. E proprio dal punto di vista dei ragazzi, l’assessore Manzoni ha proposto che per gli abbonamenti annuali non goduti possa arrivare un voucher per acquistare nuovi titoli di viaggio. Ma su questo si attendono anche indicazioni nazionali.

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