Riscaldamento, a Brescia scatta la proroga fino al 27 aprile

Il sindaco Del Bono ha stabilito proroga dell'accensione degli impianti. Ieri era l'ultimo giorno "di legge".

(red.) In considerazione delle attuali condizioni climatiche che hanno causato abbassamenti della temperatura al di sotto delle medie stagionali – si legge in una nota del Comune di Brescia – il sindaco Emilio Del Bono ha autorizzato una proroga dell’accensione degli impianti termici per una durata massima di 7 ore giornaliere fino al prossimo 27 aprile. La messa in funzione degli impianti – ieri, mercoledì 15 aprile, doveva essere l’ultimo giorno di accensione come da disposizioni regionali, ma ora prorogata – dovrà essere compresa tra le 5 e le 23 di ciascun giorno e i valori massimi della temperatura ambiente, come previsto dalla normativa, dovranno essere di 20 gradi con due gradi in più di tolleranza (a eccezione degli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, per i quali è prevista la temperatura massima di 18 gradi Celsius con due gradi in più di tolleranza).

Le limitazioni relative alla durata giornaliera di attivazione non si applicano agli ospedali, alle cliniche o case di cura, compresi gli istituti di ricovero o per la cura di minori o anziani, alle strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici. Non devono adottare tali limitazioni le sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali che non siano ubicate in stabili condominiali, gli edifici dove si svolgono attività industriali e artigianali nei casi in cui vi siano esigenze tecnologiche o di produzione, gli uffici e gli edifici adibiti ad attività commerciali limitatamente alle parti riservate a servizi senza interruzione giornaliera delle attività.

Le limitazioni non interessano nemmeno gli impianti termici che utilizzano calore proveniente da centrali di cogenerazione con produzione combinata di elettricità e calore, gli impianti termici che utilizzano sistemi di riscaldamento di tipo a pannelli radianti incassati nell’opera muraria, gli impianti termici al servizio di uno o più edifici dotati di circuito primario per la produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari o per mantenere la temperatura dell’acqua nel circuito primario al valore necessario a garantire il funzionamento dei circuiti secondari nei tempi previsti.

Le limitazioni non si applicano inoltre agli impianti termici al servizio di più unità immobiliari residenziali e assimilate dotati di gruppo termoregolatore pilotato da una sonda di rilevamento della temperatura esterna con programmatore che consenta la regolazione almeno su due livelli della temperatura ambiente nell’arco delle 24 ore. Infine, le limitazioni non si applicano agli impianti termici mantenuti in esercizio mediante “contratti di servizio energia”, dove i corrispettivi sono correlati al raggiungimento del comfort ambientale nei limiti consentiti dal regolamento, purché si provveda, durante le ore al di fuori della durata di attivazione, ad attenuare la potenza erogata dall’impianto nei limiti previsti.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.