Premio Bulloni, domani cerimonia. Tutti i premiati

Nove riconoscimenti, Grosso d'Oro e medaglie d'oro. Evento domani alle 18 all'auditorium San Barnaba. Il Bulloni a Giuseppe Manzotti per sport e disabilità.

(red.) E’ la vetrina bresciana per definizione che torna nel periodo natalizio nel campo del volontariato e del sociale a tutti i livelli. Domani, venerdì 14 dicembre alle 18, all’auditorium San Barnaba di Brescia si terrà la cerimonia di consegna dei premi Bulloni e sotto l’egida del massimo riconoscimento intitolato alla memoria dell’avvocato. Sono nove i titoli che verranno consegnati. Quello principale, il premio Bulloni, sarà conferito a Giuseppe Manzotti, vicepresidente e tra i fondatori dell’associazione “Nonsolosport” che conta 90 ragazzi affetti da disabilità inseriti nel mondo della pratica atletica. Il Premio Umberto Gnutti va, invece, al corpo di infermiere volontarie della Croce Rossa che operano dal 1908.

A seguire il Premio Cuore Amico a Bruno Bianchin per la sua esperienza nel Mato Grosso e il Premio Collegio Notarile al giovane studente di terza media Christian Dorelli per l’impegno in famiglia con la madre e per i fratelli più piccoli dopo la morte del padre. Costanzo Lunardini riceverà il Premio Nica e Candida Ranzanici per la sua attività di solidarietà tra Brescia, l’Albania, l’Africa e l’America. Si prosegue con il Premio Aib che sarà consegnato postumo alla memoria di Erminio Bonatti, titolare della Metalwork e che avrebbe voluto far nascere una fondazione. Premio Beretta, invece, a Emanuela Pangrazio che dirige in musica il Coro Bambini e il Coro Clandestino in centro storico.

Un altro riconoscimento, il Rotary Brescia Nord, andrà ad Annamaria Derisio di “RisvegliatiVip” per la sua esperienza come clown negli ospedali. Premio Ordine degli Avvocati a Mario Corsini Fogliata che dona il pane a chi non può permetterselo. Un altro titolo sarà il Grosso d’Oro per l’ex sindaco bresciano Cesare Trebeschi per il suo servizio e la responsabilità pubblica. Infine, spazio a tre medaglie d’oro con Giuseppe Mari scomparso a 52 anni e per la sua attività nella Chiesa bresciana, Agostino Zanotti che dopo la strage di Gornji Vakuf lavora nella rete Sprar per i migranti, oltre a Francesco Romeo e Roberto Panetta che lo scorso 25 luglio avevano salvato la vita a una persona che intendeva suicidarsi.

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