Asia Bibi, da Brescia: siamo pronti a ospitarla

La cristiana pakistana è stata liberata dopo il carcere e l'accusa di blasfemia, ma è sotto minaccia. La nostra città ora si dice pronta a darle asilo.

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(red.) La figura della donna pakistana Asia Bibi, di 47 anni, è conosciuta a livello internazionale per la sua vicenda. La cristiana era stata arrestata nel suo Paese nel 2009 per blasfemia, restando reclusa in carcere per nove anni e ha rischiato la condanna a morte. Ma la Corte Suprema l’ha assolta in appello, facendola liberare il 31 ottobre, ma ora contro la donna stanno arrivando numerose minacce, tanto che la famiglia chiede aiuto alla comunità internazionale. In questo panorama si è affacciata anche Brescia che dice di essere pronta ad attivare tutte le procedure del caso per concedere l’asilo politico alla donna e alla sua famiglia.

Anche il sindaco Emilio Del Bono si è detto disponibile, partendo da una richiesta arrivata dall’Ordine degli avvocati bresciani. Rispondendo alla comunicazione, il primo cittadino ha risposto in modo positivo. “E’ una sollecitazione bella e importante da raccogliere subito. Dobbiamo avere il coraggio di dare segnali in controtendenza quando avvertiamo che sono a rischio i principi fondamentali. Abbiamo preso contatto con l’associazione pontificia, i rapporti sono in corso e vedremo come evolve la situazione. Dipenderà dalla famiglia di Asia decidere in quale Paese fare domanda d’asilo. In ogni caso, qualora fosse l’Italia, ribadisco che siamo disponibili e pronti. Noi lanciamo testardamente messaggi che riguardano stranieri come italiani: il ‘no’ assoluto alla violenza, in particolare nei confronti delle donne, il ‘sì’ a favore dei diritti fondamentali delle persone”.

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