Domiciliari dopo strage Lamarmora. “Indignati“

La famiglia delle vittime dell'incidente di Ferragosto a Brescia attacca la decisione del tribunale Riesame per Michelangiolo Dusi: non andrà in carcere.

(red.) Tanta indignazione per una decisione ritenuta inspiegabile e senza rispetto. E’ lo stato d’animo che stanno vivendo i congiunti di Annina Breggia e del figlio Mauro Rossi, dopo che il tribunale del Riesame di Brescia ha concesso gli arresti domiciliari a Michelangiolo Dusi. Si tratta del motociclista che a Ferragosto, sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti, investì e uccise i due in via Lamarmora a Brescia.

La vedova di Mauro Rossi, Luisella Baiguini e la sorella Margherita, interpellati da Bresciaoggi, attaccano la decisione del giudice della libertà di non condurre in carcere l’uomo. Attualmente l’investitore si trova in ospedale dopo un intervento chirurgico seguito proprio a quell’incidente mortale, ma la convalescenza potrà trascorrerla tra le mura di casa. E i familiari delle vittime si dicono già pronti a dare battaglia, tanto da annunciare di volersi costituire parte civile al processo e di aver contattato un avvocato per chiedere una condanna di Dusi, riconoscendo l’omicidio stradale e l’aggravante del consumo di sostanze stupefacenti.

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