Brescia, bomba in metro, è esercitazione

(red.) Una forte esplosione, fumo, luci che si spengono e decine di feriti, tra chi è riuscito a scappare e altri rimasti a terra. E’ lo scenario della maxi esercitazione che si è svolta sabato notte 10 settembre a Brescia, simulando un attentato con una bomba alla stazione della metropolitana della Poliambulanza. Lo scenario organizzato dalla Federazione Associazioni di Pronto Soccorso è partito alle 2 quando i militi erano nella sede della Croce bianca a San Polo. I 150 volontari provenienti da tutta la Lombardia non sapevano cosa, dove e quando sarebbe successo. Una strategia per consentire di testare la capacità di muoversi in ogni scenario possibile.
Così i militi si sono trovati di fronte a centinaia di “feriti” in stato di shock e disturbando le operazioni, altri invece esanimi a terra o bloccati tra i vagoni mentre la luce nella stazione non funzionava più dopo la deflagrazione. A supporto dei volontari e delle ventidue ambulanze coinvolte c’erano i vigili del fuoco ed è arrivato anche l’elicottero, in grado di volare nelle ore notturne. L’esercitazione, che ha richiamato numerosi visitatori e curiosi, ha impegnato i militi fino all’alba. Per l’occasione è stato anche sperimentato l’orologio i-Protect realizzato dalla fabbrica Beretta di Gardone Valtrompia con il Csmt dell’università degli Studi di Brescia. Uno strumento che lancia l’allarme in automatico con tutte le condizioni fisiche del paziente, anche se è esanime. Il presidente della Croce bianca di Brescia Carlo Braga ha parlato di “una positiva esperienza di formazione”.