Anziani, i sindacati: “Esclusi”

Cgil, Cisl, Uil: "Maione doveva incontrarci, abbiamo saputo del bonus dai giornali"


(d.s) Esclusi dal confronto dopo quindici anni di attività accanto agli anziani in appoggio al lavoro del comune di Brescia. Sono perplessi i sindacati dei pensionati, dinnanzi alla volontà dell'amministrazione comunale di escluderli da qualsiasi tipo di confronto e di discussione sul bonus anziani, messo in campo dall'assessorato ai servizi sociali e destinato agli over 75, in situazione di difficoltà economica.
"Voglio ricordare che l'età della pensione per le donne è di 60 anni, 65 per gli uomini: cosa ne sarà degli anziani poveri, sotto i 75 anni, che gli anni passati, grazie agli accordi intercorsi tra le nostre organizzazioni ed il comune, ricevevano, comunque, contributi dai 100 ai 350 euro l'anno?", si è domandato Ernesto Cadenelli, segretario dello Spi Cgil. "Non staremo, comunque, a guardare", ha continuato, "e con le altre associazioni sindacali daremo vita ad iniziative di mobilitazione e di informazione".
"Ci siamo incontrati con l'assessore ai servizi sociali Giorgio Maione un paio di volte", ha aggiunto Giuseppe Fadabini della Fnp Cisl, "abbiamo manifestato quelle che erano le nostre perplessità su un intervento importante, come questo. C'era stato promesso un ultimo incontro per chiarire queste divergenze e trovare soluzioni condivise: il risultato è che abbiamo appreso direttamente dai giornali dell'erogazione del buono".
"E' dal '94 che svolgiamo questo lavoro, che ha sempre facilitato anche i rapporti con gli anziani che avevano dei punti di riferimento veri e propri: ora saranno nuovamente lasciati a sé stessi, nel labirinto degli uffici comunali" è stato, invece, il commento di Giovanni Belletti segretario Uilp.