Via Marsala, immobile sequestrato

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Era una locanda abusiva per clandestini. Con il tacito consenso del proprietario.


(v.p.) Pareva un normale appartamento al secondo piano di una palazzina in via Marsala 50, a Brescia. Ma la locataria, una donna ghanese con documenti in regola, lo utilizzava come una vera e propria locanda abusiva per immigrati senza regolare permesso di soggiorno; grazie al tacito consenso del proprietario (un noto immobiliarista bresciano). 
Martedì mattina i vigili della nostra città hanno presentato i risultati di un'operazione che ha beneficiato delle leggi del nuovo decreto Sicurezza. Gli agenti, infatti, hanno sequestrato un immobile e denunciato due persone per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Si tratta della prima confisca di uno stabile messa  a segno dagli uomini di via Donegani e il comandante Roberto Novelli ha espresso la propria soddisfazione per l'operato investigativo: "Avevamo ricevuto una serie di segnalazioni su via vai sospetti. Con un blitz abbiamo scoperto che l'affittuaria ospitava, dietro a un corrispettivo economico annotato su una lavagnetta, cittadini extracomunitari clandestini. Non solo", ha proseguito Novelli, "l'Asl ha sequestrato anche cibi e alimenti alterati".
Il bilancio è di tre migranti espulsi, e due denunce (l'affittuaria e il proprietario), "il tribunale, inoltre, ha confermato il sequestro della casa, e alla fine del processo, lo spazio potrà essere utilizzato per servizi destinati alla pubblica utilità".
"Continuano le nostre iniziative per combattere l'illegalità e tutti quei personaggi che lucrano sulla disperazione degli immigrati clandestini", ha commentato Fabio Rolfi, vice-sindaco con delega in materia di sicurezza. "Gli interventi, che continueranno anche nei prossimi mesi, non vogliono ledere la privacy dei cittadini", ha proseguito Rolfi, "ma vogliono soltanto agevolare la vita della gente onesta e castigare i disonesti".
Nel corso dell'incontro sono stati anche segnalati tre arresti, compiuti nei giorni scorsi, ai danni di tre spacciatori della zona di San Faustino. "Il Carmine", ha concluso il vice-sindaco, "è la zona della città in cui la criminalità è più radicata, ma la nostra attenzione è alta e continueremo a svolgere controlli per migliorare la vita dei residenti".

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