Finalmente in Italia i tre volontari

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    emergencyafghanistanmini.jpgIl medico bresciano ha raggiunto giovedì sera alle 23 in auto la nostra città.


    (red.) E' finalmente terminata, nel tardo pomeriggio, l'odissea dei tre operatori di Emergency, tra cui il chirurgo bresciano Marco Garatti. I volontari, dopo otto giorni di prigionia in Afghanistan (leggi), hanno raggiunto Milano con il pullmino affittato all'aeroporto di Francoforte. Inizialmente il loro arrivo era previsto in mattinata a Linate in aereo, ma la pessima situazione dei voli sull'Europa, conseguenza dell'eruzione del vulcano islandese, ha reso necessario l'affitto del mezzo privato.
    Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, erano partiti martedì all'alba da Kabul (leggi) con un volo commerciale, insieme con l'ambasciatore Attilio Iannucci, per Dubai. Da qui hanno raggiunto Francoforte. Nella città tedesca però hanno avuto la sorpresa della cancellazione del volo.
    Appena entrati in Italia dalla Svizzera, Garatti, Dell’Aira e Pagani sono stati sentiti dalla polizia giudiziaria alla frontiera di Como, su delega della Procura di Roma che ha aperto un’inchiesta sul rapimento e un fascicolo contro ignoti per il reato di calunnia aggravata e continuata ai danni dei tre volontari.
    E finalmente, verso le 23 di mercoledì sera, a bordo di un'auto guidata dal fratello Francesco che l'ha accolto nella sede milanese di Emergency in via in Girolamo Vida, il medico bresciano è arrivato nell'abitazione della famiglia nel quartiere cittadino di San Bartolomeo
    La prevista conferenza stampa programmata a Milano, prima è stata rinviata alla mattinata di questo giovedì e poi ancora una volta è slittata "a data da definirsi". Così almeno si legge sul sito ufficiale della Ong italiana.

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