Gessi di defecazione, “serve maggiore controllo”

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    (red.) È stata rinviata al “Tavolo Fanghi” la mozione del M5S che chiedeva al’Assessore Rolfi di adottare provvedimenti restrittivi anche in materia di gessi di defecazione in attesa della revisione generale del quadro normativo nazionale dei fanghi da depurazione.
    Simone Verni, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “Il 13 novembre 2018 l’Assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, in attuazione della delibera regionale 2031/2014, ha emanato il Decreto n. 16377 che ha identificato 170 Comuni dove è vietato l’impiego per uso agronomico dei fanghi di depurazione. Questa mozione non voleva superare il lavoro in corso al “Tavolo Fanghi”, ma semplicemente chiedere all’assessore di emettere analoga delibera in ambito gessi di defecazione: essendo un mero atto amministrativo non si riteneva vincolante il passaggio al “Tavolo Fanghi”. D’altronde la delibera emessa sui fanghi non è stato un atto susseguente al lavoro svolto dal tavolo, quindi l’assessore avrebbe potuto replicare la stessa cosa sui gessi.

    Ci aspettiamo che il rinvio della discussione al “Tavolo Fanghi” di questa mozione porti all’inclusione dei gessi di defecazione nella risoluzione che sara emessa. Oggi infatti i gessi possono essere utilizzati con estrema facilità, senza nessun tipo di controllo e possono essere estremamente nocivi per l’ambiente e la salute pubblica. Sebbene abbiamo accolto con piacere il decreto emanato dall’Assessore Rolfi, occorre evidenziare che i fanghi sono di competenza dell’Assessorato all’Ambiente e non all’Agricoltura, mentre i gessi sono di competenza dell’Assessorato all’Agricoltura. Ci chiediamo quindi perché l’Assessore Rolfi non abbia voluto emettere una delibera sui gessi che sono di propria competenza.

    La nostra richiesta mira ad avere una maggiore garanzia sul loro utilizzo. Infatti i gessi da defecazione possono essere sparsi unicamente su terreni alcalini in quanto questi aumentano l’acidità del terreno e, pertanto, si tratta di una specifica pratica agronomica che non può essere attuata liberamente.

    La mozione chiede quindi di procedere con l’identificazione dei mappali catastali e della superficie dei terreni sui quali si intende applicare i gessi di defecazione, le colture in atto e quelle previste e l’analisi dei terreni al fine di verificare che essi siano effettivamente idonei a ricevere i gessi di defecazione. Occorre vietare l’utilizzo dei gessi di defecazione su quei terreni che non risultino adatti; prevedere un atto che garantisca la tracciabilità e la conformità dei gessi di defecazione così come per i fanghi depurazione e che preveda, inoltre, l’analisi – prima dello spandimento – delle sostanze organiche e inorganiche in essi presenti”.

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