Consigliere Girelli, dubbi sulla velocità treni

(red.) Il consigliere del PD Gian Antonio Girelli si è espresso riguardo la possibile entrata in vigore della direttiva dell’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie del 26 settembre scorso che impone ai convogli, per questioni di sicurezza appunto, un rallentamento fino a 80 km/h in prossimità di passaggi a livello privati, vale a dire quelli che non hanno supporti elettronici o di segnalamento e che spesso non hanno sbarre, ma cancelli chiusi con lucchetti.

“In Lombardia non sono pochi: su 801 passaggi a livello, 194 rientrano in questa
categoria. In provincia di Brescia sono 74, di cui 48 pubblici e 26 in concessione a privati. In particolare, sulla Brescia-Cremona e sulla Brescia-Parma che già sono i fanalini di coda della puntualità per quanto riguarda il trasporto ferroviario lombardo”.

“Inutile dire che tutto questo determinerebbe un allungamento dei tempi di percorrenza di ogni tratta, con una media anche di 15 minuti, con conseguente incertezza sul servizio offerto”, spiega il consigliere del PD, riferendo che questa mattina il gruppo regionale del PD ha scritto una lettera all’assessore Sorte per chiedere chiarimenti sulla questione.

Anche in vista della convocazione degli incontri dei quadranti-orari del mese di maggio – riferisce Girelli – abbiamo chiesto a Sorte di convocare già nelle prossime settimane il tavolo del Tpl per indicare soluzioni possibili che continuino a garantire i servizi per i pendolari lombardi, senza allungare i tempi di percorrenza, altrimenti gli effetti sarebbero devastanti e sarebbe necessaria una rimodulazione degli orari”.

Non nasconde la sua preoccupazione il consigliere dem che conclude: “Tutto questo avrebbe davvero il sapore di una beffa, se pensiamo a tutti i progetti e agli investimenti, anche consistenti, che la stessa Regione ha messo in campo per velocizzare le tratte, anche in termini di raddoppi selettivi e miglioramento tecnologico”.

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