Girelli: “Pendolari delusi da Trenord”

(red.) “Cornuti e mazziati”: così si potrebbe definire il risultato della riunione del Tavolo territoriale del servizio ferroviario nel Quadrante Est della Lombardia, convocato ques’oggi presso Regione Lombardia.

I pendolari bresciani si aspettavano che con il via dal 12 dicembre delle linee alta velocità ed il conseguente nuovo spazio sulla linea storica, Regione Lombardia avesse predisposto un nuovo orario con la presenza di treni regionali veloci (cosi come promesso) sulla linea.

“E invece – afferma il Consgiliere regionale Gian Antonio Girelli – come dichiarato dagli stessi funzionari della regione, Trenord ha motivato in maniera alquanto ambigua che questo non è possibile quando nella riunione di luglio si era detta pronta a fare tutto ciò. Una retromarcia sospetta che conferma la poca attenzione dell’assessore Sorte e di Trenord nei riguardi del più importante collegamento ferroviario della Regione. Assessore che non più tardi di ieri ha disertato la riunione, da lui stessa convocata, con l’agenzia del trasporto pubblico di Brescia che tra le altre cose doveva discutere del corrispettivo da riconsocere alla Metro di Brescia. Altra notizia negativa per i pendolari la conferma di una carta plus per i pochi frecciabianca rimasti (da dicembre saranno probabilmente solo 2 in andata e 2 al ritorno) e che negherà l’accesso su tutti i frecciarossa sulla Brescia Milano (come invece avviene ora). Da metà anno spariranno pure quelli. L’immobilismo di Regione Lombardia spalleggiata da Trenord è assordante anche su questo versante. Sull’aumento dei biglietti (si parla del 7% con un apposito emendamento), che Regione Lombardia, vuole portare in approvazione con le sedute di bilancio, faremo strenua opposizione in quella sede con la speranza che qualche collega della maggioranza abbia un sussulto di dignità. E l’assessore Sorte non ci venga a raccontare la storiella che questi 21 milioni di Euro servono per rafforzare la vigilanza sui treni. Un aumento fuori da ogni logica, da ogni tempo e anche in contrasto con il patto del trasporto pubblico.”

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