“Demenziale l’Imu sugli impianti di risalita”

(red.) “L’Imu sugli impianti a fune è criminale. Il governo fermi l’accanimento fiscale sulla montagna”.
È l’appello del deputato leghista bresciano Davide Caparini dopo la sentenza 4541 della Corte di Cassazione che sancisce, di fatto, l’obbligo per i gestori degli impianti di risalita di pagare l’Imu sugli impianti a fune. Caparini ha presentato un’interrogazione con la quale chiede al ministro Padoan di “intervenire subito con opportuni provvedimenti di natura interpretativa” per chiarire  che “le stazioni filoviarie, funicolari e funiviarie” sono da ricomprendere nella categoria catastale E\1 (“Stazioni per servizi di trasporto”) e non in quella commerciale (D/8), come invece stabilito dalla Suprema Corte.
“L’Imu sugli impianti di risalita è un demenziale paradosso, che rischia di assestare un colpo mortale alla montagna perché si aggiungerà all’aumento dell’Iva dal 4 al 10 per cento del pellet (principale combustibile utilizzato in queste aree per il riscaldamento), alla diminuzione dei crediti di imposta per l’acquisto del carburante da riscaldamento, considerato un bene di prima necessità in aree climaticamente difficili come quelle montane, e alla stangata dell’Imu sui terreni agricoli. Governo e maggioranza stanno condannando la montagna, evidentemente scelta come agnello sacrificale delle loro politiche di tassazione sfrenata. Nel nome del buon senso chiediamo al ministro di opporsi a questo assurdo accanimento e di salvare gli impianti di risalita dall’incubo Imu”.