“Le nostre forze dell’ordine hanno già ampiamente pagato, e a prezzo altissimo, la crisi che sta attraversando il nostro Paese dato che il loro contratto è bloccato dal 2008-2009. Sono pronta ad unirmi alla loro protesta e a partecipare alle manifestazioni che si svolgeranno per far sentire alta la voce di chi merita rispetto e attenzione. La protesta delle forze dell’ordine non è la difesa di una casta, tutt’altro: non si chiedono stipendi d’oro, ma un salario accettabile e degno di un lavoro così delicato e rischioso, considerando che la media oggi si attesta intorno ai 1.200 euro al mese. Mi auguro che il Governo faccia marcia indietro e trovi le risorse necessarie, nella legge di stabilità, per garantire alle forze dell’ordine un adeguamento dei loro stipendi, partendo dal principio che chi lavora di più e meglio deve essere valorizzato, anche in termini economici, rispetto agli altri”.