Girelli: «No alla burocrazia che blocca la lotta alle Slot»

(red.) «Non possiamo permettere che la burocrazia impedisca il diffondersi di buone pratiche per il contenimento del gioco d’azzardo».
Sarebbe questa l’opinione del bresciano Gian Antonio Girelli (Pd), presidente della Commissione speciale antimafia del Consiglio regionale della Lombardia, in merito alla vicenda che ha colpito Laura. La donna, proprietaria di un’edicola a Brusaporto (BG), voleva eliminare le slot-machine dal proprio esercizio commerciale ma si è vista arrivare una richiesta di 12mila euro di penale dalla Sisal.
Secondo Girelli, «E’ un controsenso approvare una legge regionale che impegna istituzioni e cittadini a regolamentare il gioco d’azzardo e poi impedire ai commercianti di eliminarne la presenza all’interno dello loro attività». La legge approvata lo scorso ottobre da Regione Lombardia, infatti,  punta a diminuire sensibilmente la presenza sul territorio regionale del gioco d’azzardo, promettendo tra l’altro sgravi fiscali agli esercenti che provvedono volontariamente alla completa disinstallazione degli apparecchi da gioco.

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