Loggia, all’ordine del giorno gli F35

(red.) La Loggia è chiamata a impegnarsi sugli F34.
In occasione del Consiglio Comunale  di Brescia di venerdì 29 novembre è stato calendarizzato l’ordine del giorno anche impegna il Sindaco e la Giunta a operare perché il Governo provveda a cancellare la partecipazione italiana al programma di realizzazione del Joint Strike Fighter F-35, destinando le somme derivanti dal mancato acquisto (oltre 10 miliardi di euro) a politiche a favore dell’occupazione, dell’istruzione, del risanamento ambientale e devolvendo una quota parte di esse agli enti locali per il settore dei servizi sociali, così da rispondere alle situazioni di disagio, di povertà e di marginalità – generate dalla drammatica crisi economica – che interrogano le istituzioni a ogni livello, a partire da quello locale.
L’ordine del giorno è stato redatto dalla consigliera comunale Francesca Parmigiani (Al lavoro con Brescia) e sottoscritto dai consiglieri di maggioranza Albini, Boifava, Braghini, Ferrari L., Foresti, Martinuz, Pozzi, Gritti, Benzoni, Patitucci e Cantoni.
Il tema presenta profili anche di carattere più strettamente locale: nella provincia di Brescia, in particolare nel Comune di Ghedi, sorge una base militare Nato, destinata ad accogliere cacciabombardieri F-35.
Alla luce, infine, dell’adesione del Comune di Brescia al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, con l’o.d.g. che sarà discusso in Consiglio, si chiede altresì un impegno, da parte del Sindaco e della Giunta, alla promozione di iniziative di informazione, di sensibilizzazione e di educazione sui temi della pace, della solidarietà internazionale e del disarmo, in collaborazione con le associazioni e le organizzazioni già attive a livello locale.
Per  sabato 30 novembre, alla base militare di Ghedi, associazioni, movimenti e partiti organizzano una manifestazione.

 

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