Ordinanza Pcb, Sel: «Bene cartelli, ma servono altri approfondimenti»

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(red.) La decisione di apporre limiti e divieti espliciti sulle varie aree pubbliche, divise in tre colori (rossa, gialla e azzurra) in base alla pericolosità nella “zona Caffaro” colpita da Pcb viene letta dal circolo cittadino di Sinistra ecologia  e libertà come «un primo passo a dimostrazione di come finalmente, dopo i cinque anni d’inerzia, di noncuranza e di superficialità della “premiata ditta” Paroli – Rolfi, la nuova amministrazione intende affrontare la questione, assurta a tragico simbolo del rischio di vivere nella nostra città. Occorre estendere la classificazione di pericolosità anche alle aree private in modo che ogni proprietario sappia come comportarsi in base al grado di inquinamento del suo terreno».
Secondo Sel, «poiché le classi di pericolosità individuate sono molto ampie e lasciano spazi a dubbi sulle reali garanzie che il “manto erboso” possa evitare rischi per chi ne viene a contatto, soprattutto i bambini, invitiamo l’amministrazione a proseguire con gli approfondimenti tecnici per predisporre, anche in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, una nuova ordinanza basata su di una scrupolosa analisi del rischio in modo da supportare scientificamente le decisioni cautelative messe in atto».
«E’ stato fatto un primo e necessario passo in avanti sul tema dell’informazione con cartelli esposti non solo in italiano ma anche in altre lingue per permettere anche agli stranieri di comprendere i divieti stabiliti, ma bisogna proseguire con un’imponente campagna informativa che, attraverso lo strumento degli incontri pubblici capillari e diffusi, dia ai cittadini sia le informazioni sui rischi reali e sui comportamenti da osservare, ma anche i tempi delle bonifiche e della messa in sicurezza dei luoghi che abitano» ha aggiunto Sel Brescia.
«Sappiamo- conclude la nota- che in un momento di gravi ristrettezze economiche, con il pesante buco di bilancio del Comune di Brescia a cui si aggiunge il patto di stabilità che grava sui comuni, non è facile trovare le risorse necessarie, ma riteniamo che la questione ambientale e la salute dei cittadini debbano essere il cuore del programma amministrativo della nostra città».

 

 

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