Giunta Maroni, Girelli (Pd): “Non c’è la discontinuità promessa”

(red.) “Il primo documento strategico della nuova legislatura non marca quella discontinuità che Maroni aveva promesso e che anche noi, pur con proposte differenti, vogliamo. Lega e PDL non si sono accorti che da tre anni a questa parte lo scenario è cambiato profondamente. C’è la crisi economica e c’è anche la crisi delle istituzioni che vede anche l’interruzione del processo federalista. Non abbiamo alcuna nostalgia dell’ultimo periodo formigoniano, che ha segnato il peggior momento della nostra Regione, culminato negli arresiti di assessori ed ex assessori che hanno causato il discredito dell’istituzione. Proprio per questo vorremmo vedere una svolta che sulle politiche non c’è e che per il PD – lo abbiamo scritto nei nostri ordini del giorno, che rappresentano il nostro progetto di governo alternativo – vuol dire partire da subito con la cancellazione dei ticket sanitari fino a trentamila euro di reddito, con una politica contro la cementificazione del territorio, con un sostegno vero alle aziende con la razionalizzazione dei contributi e dei finanziamenti e, infine, con il sostegno ai comuni perché possano finalmente onorare i debiti con le piccole e medie imprese e realizzare opere necessarie per i cittadini. Noi siamo opposizione responsabile ma anche intransigente e rigorosa sui provvedimenti che possono davvero rimettere in corsa la Lombardia”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del PD, il bresciano Gian Antonio Girelli, motivando il voto contrario del Partito Democratico, oggi in Consiglio regionale, al Piano Regionale di Sviluppo della decima legislatura.

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