“Giunta Del Bono, quali misure per la sicurezza in città?”

(red.) A pochi giorni dall’insediamento della neo-eletta giunta bresciana Fratelli d’Italia (FdI) di Brescia esprime alcune considerazioni sulla nuova squadra in Loggia.
“I primi bilanci che, purtroppo, contano, proprio in concomitanza col primo Consiglio Comunale, un morto a seguito di un regolamento di conti tra extracomunitari in pieno centro storico (oltre a varie azioni ad opera di gang giovanili) che già fanno rimpiangere il senso di sicurezza che si percepiva con Paroli”. Ad affermarlo è Mario labolani, esponente di FdI ed ex assessore comunale.
“Sì perché, nonostante le difficoltà economiche, le energie spese a svecchiare Brescia, a favorire il lavoro e il commercio, la cultura e il turismo, la sicurezza è sempre stata una priorità della precedente giunta (nonostante Tar, associazioni sinistrorse e opposizione abbiano sempre fatto il possibile per metterle i bastoni tra le ruote). Ora “è cambiata l’aria…” e sull’asfalto di piazza Garibaldi sono rimaste due vittime di un accoltellamento,una delle qualispirata domenica sera al Civile”.
“E’ questa la Brescia che vogliamo?”, domanda Labolani.”Una città in cui gli extracomunitari si fanno giustizia da soli girando indisturbati con spranghe e coltelli?! Un centro in cui dei ragazzini (stranieri nati in Italia) rapinano indisturbati dei negozianti proprio in faccia alla sede del Comune?”.
“E vogliamo parlare degli scippi? Delle gang del Freccia Rossa? Dei vetri delle auto sfondati? In centro poi, il problema dello spaccio sta riapparendo sempre più grave e indisturbato… Capiamoci: il giro di stupefacenti c’è sempre stato. Ma se prima avveniva in modo clandestino”, sottolinea Labolani, “ora avviene arrogantemente alla luce del sole, mentre sempre più gentaglia si arroga il diritto di occupare abusivamente case, fare sberleffi agli agenti, orinare in pubblico e strattonare i passanti pretendendo soldi per la birra. Aspettiamo con trepidazione le misure che verranno poste in essere e le scelte dei nuovi amministratori. Sperando che nel frattempo la conta delle liti con decessi non aumenti a dismisura”, conclude l’exassessore.

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