Brunetta: “Ecco perché sostengo Paroli”

L'ex ministro ha scritto una lettera aperta ai cittadini chiamati alle urne. "Non è all'ombra degli insulti che può crescere l'autentica Brescia".

Più informazioni su

(red.) “C’è una città invisibile, quella della gente bresciana che lavora, che ancora è capace di amare  attraverso i gesti della quotidianità”.
E’ l’incipit della lettera di Renato Brunetta agli elettori di Brescia “Una comunità cresciuta nel rispetto nei confronti del prossimo. Concreta, nel costruire con le proprie forze il domani. Per il futuro, per i figli, alla ricerca della dignità e dell’equità, delle regole condivise, della speranza.  E’ a questa Brescia della storia antica di sacrificio e dedizione, del non arrendersi mai, la Brescia  laica e laboriosa, credente e concreta, che manifesta le proprie idee con coraggio e senza violenza,  senza prevaricazioni, senza cedere alla rabbia e alla cecità dell’ideologia, che mi rivolgo.  E’ a quella Brescia che ho visto l’11 maggio in piazza del Duomo, che ho conosciuto e riconosciuto  per serietà e passione che mi appello. Ed è, il mio, l’appello sincero al voto, perché quel percorso  iniziato da Adriano Paroli, quel ridisegnare un sistema pluriennale di gestione del potere, non sia  vano”.
Con un riferimento ai disordini avvenuti in occasione del comizio di Silvio Berlusconi a Brescia, Brunetta scrive: “Non è all’ombra delle bandiere di chi insulta, di chi prevarica, aggredisce, che può crescere  l’autentica Brescia del lavoro che ho incontrato nelle piazze.  Non si cresce attraverso la mediazione sterile della rabbia sociale e dell’odio, ma nel clima di scelte  e programmi condivisi. Nel contesto del confronto civile, serio, propositivo. Si cresce con la forza  di prospettive comuni.  La battaglia di Brescia, per Brescia, è la battaglia delle idee. Ed è nelle idee e nei fatti che i cittadini  della Leonessa devono riconoscersi, nella volontà di progredire, di costruire insieme mura solide e  altrettanto solide fondamenta per quella città che appartiene a tutti noi.
Sostengo Adriano Paroli, perché so che le sue idee sono anche le vostre e il suo amore per Brescia è  reale, ed è tradotto in gesti quotidiani, in fatti concreti, in rispetto, in capacità d’ascolto e  d’intervento.  Siamo arrivati al tempo del voto. Adriano Paroli è una certezza, è uno di noi. Insieme, bresciani,  tutti insieme, offriamogli l’occasione di proseguire il cammino intrapreso nel nome del lavoro, dello  sviluppo, della famiglia, del futuro”.

 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.