Girelli (Pd): “Il caso Caffaro? Quadro grave e complicato”

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(red.) La vicenda Caffaro di Brescia è approdata, giovedì 23 maggio 2013, nella VI Commissione Ambiente della Regione, dove l’assessore regionale Terzi ha risposto a un’interrogazione presentata da Gianantonio Girelli, consigliere regionale del Pd, che ha chiesto puntuali chiarimenti sulle mosse che la Regione ha in programma per risolvere l’emergenza bresciana.
“Dalle risposte che ci ha dato l’assessore, purtroppo emerge che negli anni scorsi la questione è stata sottovalutata colpevolmente, sia a livello governativo che locale”, ha commentato a fine seduta Girelli, “il quadro che hanno tracciato le parole di Terzi appare grave e complicato. Anche il timore che pure le rogge fossero inquinate è stato confermato dall’assessore e rende ancora più preoccupante la situazione, perché si tratta di un ulteriore elemento che incide sulla vita dei cittadini”.
Positivo, invece, il giudizio sullo “studio epidemiologico, finanziato dalla Regione, che i cittadini non pagheranno. Questo però conferma che non si è ancora in grado di capire quali sono stati i reali danni sulla salute dei bresciani”, aggiunge il consigliere Pd. Quello che Girelli ha lamentato in Commissione è stato poi il fatto che “continuiamo a esaminare elementi datati perché non si è tenuto adeguatamente sotto controllo il sito”. E persino il finanziamento delle bonifiche, ha fatto notare alla stessa assessore, “richiede ingenti risorse perché nulla è stato stanziato negli anni scorsi”.
Girelli ha sottolineato come sia “urgentissima la necessità di trasparenza e comunicazione dei dati perché è facile creare, attorno a questioni come questa, un senso di paura nei cittadini. Il percorso deve essere, quindi, il più partecipato possibile a tutti i livelli e da parte di tutti gli attori coinvolti”.

 

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