Caffaro, Brescia Spirito Libero: “Non serviva Rai 3 per sollevare il caso”

(red.) “Non è sicuramente da Rai 3 che apprendiamo le questioni ambientali legate alla Caffaro e non trovo neppure esaustive le problematiche del servizio”. Ad affermarlo è Brescia Spirito Libero, intervenuta con una nota sull’affaire Caffaro, dopo la messa in onda della trasmisisone Presa Diretta di Riccardo Iacona sulla vicenda del sito inquinato di Brescia.
“La questione è molto complessa e, da tempo, andava affrontata da chi è responsabile della salute pubblica di un comune. Se l’intento di Rai 3”, prosegue Brescia Spirito Libero, “era di denuncia va bene, se a questo si aggiunge seminare panico tra bambini che hanno giocato ” in quel prato ” non va bene. La collettività ha il diritto-dovere di insorgere contro chiunque attenti alla propria sicurezza e salute, i responsabili di trovare scelte immediate per risolvere una questione che non riguarda solo la presenza del Pcb ma anche quella di arsenico e mercurio”.
“Rimuovere lo strato di terreno “corrotto” e portarlo dove lo smaltimento di questi veleni è possibile anche se molto costoso (Lione) è una delle proposte concrete che si evince dalle testimonianze di chi, alla Caffaro, ha lavorato per anni”, conclude la nota.

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