Rifondazione Comunista: “Sfratti? Basta atteggiamenti di chiusura”

(red.) L’operazione anti-sfratto?  Rifondazione Comunista condivide ed appoggia concretamente queste azioni.
Lo scrive, in una nota,  la Federazione di Brescia del Partito della Rifondazione Comunista. “L’azione”, si legge nel comunicato a firma di Attilio Zinelli, responsabile organizzazione, “si inquadra in una vertenza nazionale che ha al suo centro la richiesta di moratoria degli sfratti, tenendo conto che sul territorio esistono appartamenti e locali sfitti, per cui in una diversa logica da quella imperante del mercato, esistono già le risorse per una soluzione più umana e più dignitosa della barbara istituzione dello sfratto privo di soluzioni alternative”.
Le soluzioni alternative, infatti, esistono, purché si esca dalla idolatria del profitto privato. “Idolatria che lo stesso presidente del consiglio in questi giorni ha riconosciuto come causa di recessione economica, cioè come generatrice di povertà diffusa”.
Rifondazione Comunista auspica quindi che chi per mandato istituzionale deve provvedere al “bene comune” receda dagli atteggiamenti di chiusura, che possono portare a situazioni al limite del teatro dell’assurdo, “come nel recente caso di Capriolo, dove il comune sta portando avanti una decisione di espulsione di una famiglia con tre minori da un appartamento di sua proprietà, concesso alla famiglia stessa senza mai regolarizzare la situazione. Ora, mentre la famiglia non chiede altro che di venire regolarizzata e di pagare l’affitto, dal momento che è solvibile, il comune ha proceduto sulla strada della espulsione coatta e violenta; al momento solo rimandata”.
Rifondazione Comunista chiede, dunque, che “questi principi distorti che ci stanno portando alla rovina vengano abbandonati, a partire dalla realtà locale per arrivare a quella nazionale”.

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