Immigrati, Caparini (Lega) interroga il ministero sul numero richiedenti asilo

(red.) Un’interrogazione a risposta scritta al ministero dell’Interno per conoscere “se non intenda, a fronte dei dati divulgati sull`immigrazione, individuare appropriate e definitive soluzioni anche tramite la stipula di accordi tra Comuni, Regioni e Stato con l’obiettivo di una accoglienza diffusa tale da non determinare in particolari aree del Paese una concentrazione eccessiva di immigrati richiedenti asilo, ancor più nelle province che registrano un tasso di immigrazione superiore alla media nazionale”. L’ha presentata l’onorevole bresciano della Lega Nord Davide Caparini.
“Il ministero dell’Interno”, si legge nel testo del documento, “il 15 agosto 2012, in occasione della seduta del Comitato nazionale dell’ordine e la sicurezza pubblica, ha diffuso i dati e i risultati di un anno di attività raccolti in macro aree tematiche (Sicurezza, Diritti umani e Immigrazione, Il governo sul territorio, Soccorso pubblico e Attività legislativa)”. “Nel 2011, su tutto il territorio nazionale, è stata concessa la protezione internazionale a 12.088 migranti: a 2.244 è stato riconosciuto lo status di rifugiato, 3.217 hanno invece ottenuto la protezione sussidiaria e 6.627 hanno avuto il permesso per motivi umanitari. Il Viminale ha esaminato complessivamente 33.656 richieste e di queste 21.568 non sono state accolte oppure hanno avuto altri esiti (rinunce o sospensioni)”.
“Quanto agli sbarchi”, prosegue il testo dell’interrogazione, “in un anno sono arrivati via mare in Italia 17.365 migranti, si tratta per lo più di cittadini di varie nazionalità, in prevalenza dal Marocco, in fuga dalla guerra, e per questa ragione accolti nel nostro Paese con la richiesta di asilo”.
“Nel 2011”, ricorda Caparini, “fu stato sottoscritto un accordo tra comuni, province, regioni e Governo centrale per condividere e coordinare l’accoglienza sull’intero territorio nazionale dei profughi, accordo che prevedeva che questi venissero accolti suddividendoli nelle regioni in modo equo e proporzione alla popolazione residente. “La normale capacità di accoglienza per “richiedenti asilo” in Italia è di circa 7.000 persone all’anno. I conflitti bellici in atto pongono il nostro paese di fronte alla necessità di dover gestire sempre in emergenza l`afflusso eccezionale di immigrati che la rete ordinaria non è in  grado di offrire”.
“In Lombardia ci sono 1.546 comuni, suddivisi in 12 province e vi risiede una percentuale tra il 17 ed il 18 per cento dell’intera popolazione nazionale, questa stessa percentuale è quella che determina il numero di profughi da accogliere sul territorio regionale, questo significa che ogni 10.000 profughi che arrivano e che avviano la procedura di richiesta dell’asilo, tra 1.700 e 1.800 dovranno trovare accoglienza sul territorio lombardo. La città di Brescia è al terzo posto, dopo Milano e Roma, per residenza di immigrati. In Vallecamonica, provincia di Brescia, durante gli afflussi eccezionali, in poco tempo sono state saturate tutte le strutture in grado di accogliere e assistere i richiedenti asilo nell’intero percorso di richiesta di asilo (rete SPRAR, cooperative sociali, comunità e centri di accoglienza, laici e religiosi)”.

 

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