Il Pd a Zipponi (Idv): “Attacchi strumentali di mera logica elettorale”

(red.) “Il nostro interesse è la nostra città. Dai problemi ambientali a quelli urbanistici, dalle difficoltà delle famiglie a quelle delle attività produttive e commerciali. Temi sui quali il Pd da quattro anni sta lavorando fuori e dentro l’aula consiliare, incontrando in maniera continuativa i vari mondi vitali, i comitati e tutte le realtà che non hanno condiviso il progetto devastante della giunta Paroli”. Questa la replica del Partito Democratico di Brescia, alle dichiarazioni di Zipponi (Idv), definite “stupefacenti, tutte dentro una logica meramente elettorale”.
“Ultimamente”, si legge nella nota a firma del segretario cittadino Giorgio De Martin e di quello provinciale Pietro Bisinella, “da parte dell’Idv si evidenziano solo momenti di divisione e non di unità. Che gli approcci offensivi di alcuni loro esponenti nazionali come l’on. Barbato o l’aggressività verbale dell’segretario Di Pietro stiano facendo breccia anche nell’Idv bresciano?”
“Un’aggressività incomprensibile”, scrivono gli esponentid democratici bresciani, “rivolta nei confronti del Pd, è ancor più sorprendente visto che mai nessuna critica è rivolta all’amministrazione Paroli”.
“Nonostante questi atteggiamenti faziosi”, viene spiegato, “la scelta del Pd di aprire un confronto con le altre forze politiche e civiche resta alla base della nostra volontà unitaria, che del resto ci aveva visti operare positivamente pure con la segreteria provinciale Idvfino a poche settimane orsono”.
“Ci fa invece piacere”, affermano De Martin e Bisinella, “che l’Idv, dopo quattro anni di mancato confronto con la città, inizi anch’esso ad incontrare il mondo civico. Le nostre 35 assemblee sui fondamentali temi urbanistici sono un esempio di quanto per noi sia importante il confronto reale con cittadini ed associazioni. Per quanto ci riguarda continueremo a farlo. Siamo convinti”, è conclusione del Pd, “che ai bresciani interessino i problemi concreti e le possibili soluzioni, non le tattiche elettorali ed i politicismi”.