Gelmini: “Con ostacoli Cgil e Fiom pochi passi avanti nel mondo lavoro”

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(red.) “Credo che una delle ragioni della debolezza degli stipendi italiani stia nella rigidità di un certo sindacato, nel potere di veto che troppe volte è stato applicato e nella impossibilità di fare le riforme. Tutto questo alla fine è andato a danneggiare anche i lavoratori, non solo il sistema Paese nel suo complesso. Finchè andiamo avanti con la Cgil e la Fiom che impediscono ogni forma di cambiamento credo che questo Paese possa fare pochi passi in avanti”.
Lo ha detto la deputata bresciana del Pdl Maria Stella Gelmini, partecipando alla trasmissione  di La7 L’Infedele di Gad Lerner. “Credo”, ha aggiunto, “vada riconosciuta in Marchionne un’abilità nel gestire la Fiat, perchè l’ha presa in mano in un periodo di grave difficoltà. Credo anche che nelle relazioni industriali, con coraggio e sfidando le critiche, grazie anche al governo precedente, si sia sperimentata la contrattazione aziendale, superando il ‘900 cioè l’epoca delle ideologie, delle contrapposizioni tra datore di lavoro e lavoratore. E’ un risultato molto importante dal quale ripartire. Penso sia sbagliato inseguire la conflittualità tra imprenditori e lavoratori. Entrambi sono partecipi di uno stesso destino”.

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