Verro: “Niente Parlamento, resto alla Rai”

(red.) ”Nell’attesa che si svolgano le procedure previste dal Comitato per le incompatibilità e in considerazione che i tempi istituzionali previsti porteranno per un breve periodo a sovrapporre il mio incarico di parlamentare a quello di Consigliere di Amministrazione della Rai, desidero comunicare che in tutto questo arco di tempo mi asterrò dal prendere parte ai lavori parlamentari, sia in Aula che nelle Commissioni, e che mi dedicherò, come fatto negli ultimi tre anni, esclusivamente al servizio pubblico radiotelevisivo”.
Lo ha dichiarato il consigliere della Rai, Antonio Verro, proclamato deputato martedì scorso dopo la morte di Mirko Tremaglia e la rinuncia del sindaco di Brescia Adriano Paroli.
”Desidero sottolineare che non ci sono norme o regole che me lo impongano”, ha proseguito Verro, “e che si tratta di una decisione puramente personale che, anche se per un lasso di tempo molto breve, ho ritenuto, in nome della trasparenza, comunque doverosa. Una scelta serena e convinta, fatta nel rispetto della prassi e delle regole istituzionali ma presa anche per tutelare l’azienda e il suo vertice da attacchi e polemiche del tutto strumentali”.
”La Rai e i dipendenti del servizio pubblico, specialmente in un momento così delicato”, ha concluso il consigliere, meriterebbero dalla politica un’attenzione diversa e, al riguardo, riterrei auspicabile che in Parlamento si dia inizio quanto prima ad una riflessione comune sul futuro del suo sistema di governance”.

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